18 marzo 2018

Anche noi, pur chiamandoci cristiani, non conosciamo in pieno Gesù e lo vogliamo conoscere come i Greci di cui parla il Vangelo. Egli si presenta nel suo stato di passione, che è insieme esaltazione. La sua morte è come il disfarsi di un chicco di grano seminato nel terreno, che poi si moltiplica nei frutti.

SE IL CHICCO DI GRANO MUORE PRODUCE MOLTO FRUTTO

Commento - Disegno: Stefano Pachì
«SIGNORE, vogliamo vedere Gesù» (Vangelo). A questa domanda Gesù risponde con due immagini: quella del chicco di grano che cade in terra per morirvi, e quella dell’Innalzato da terra, che attira tutti a sé. Due immagini contrastanti: l’una allude a un cadere nella terra, l’altra a un essere elevato dalla terra. Eppure, è proprio all’incrocio di questi due movimenti che si rivela la bellezza del mistero di Gesù. È nell’umiliazione della sua morte che egli viene glorificato; è nel suo cadere a terra che egli produce il frutto della nostra comunione: attratti a lui, veniamo attratti gli uni verso gli altri. Siamo noi il terreno nel quale il seme deve cadere e morire per portare frutto.
L’alleanza nuova, di cui parla Geremia, viene scritta dallo Spirito nel nostro cuore, quale frutto della morte e della risurrezione di Gesù. Grazie alla sua obbedienza vissuta fino alla morte (II Lettura), egli diventa causa di salvezza per tutti noi, che siamo chiamati ad obbedirgli non in modo estrinseco, ma lasciando che il seme della sua vita venga deposto in noi, nel terreno delle nostre esistenze, affinché lì porti il frutto della nostra fedeltà all’alleanza. *

Fr Luca Fallica, Comunità Monastica Ss. Trinità di Dumenza

VERSO L’ECUMENISMO DEL SANGUE

Padre Jacques Hamel
ERA il 24 marzo 1980, quando l’Arcivescovo di San Salvador, il Beato Oscar Arnulfo Romero y Galdaméz, veniva ucciso mentre celebrava la Messa. Prende spunto da questo tragico anniversario la celebrazione della Giornata di preghiera e digiuno dei missionari martiri del 24 marzo. Di quanti, cioè, nell’annunciare Cristo non hanno guardato al proprio interesse o alla sicurezza personale, ma hanno offerto la vita per far giungere a tutti la Parola di salvezza. Questa Giornata viene celebrata in tutte le chiese, affinché i fedeli si sensibilizzino verso quanti rischiano ogni giorno la propria incolumità per servire il Regno di Dio.
Questa ricorrenza è occasione per tutti per dare una testimonianza concreta ai missionari impegnati in Paesi dove la fede cattolica è perseguitata, ostacolata o semplicemente ignorata.
Non serve andare lontano, basti considerare quanto è avvenuto il 27 luglio 2016 a Saint-Etienne-du-Rouvray in Normandia ( Francia), con l’uccisione di Padre Jacques Hamel (in foto), da parte di terroristi fondamentalisti, per capire quanto i missionari e chi annuncia Cristo si espone in prima persona, perché l’annuncio dell’amore di Dio desta sempre reazioni contrastanti. Ci giunge notizia che «Nel mondo dall’inizio del 2017 dopo Pedro Gomez Bezzerra, Paraiba, Brasile, è l’undicesimo sacerdote assassinato» (L’Osservatore Romano, 28 agosto 2017).
Ai numerosi sacerdoti uccisi specialmente in Medio Oriente, nei Paesi martoriati come la Siria e l’Iraq, si aggiungono religiosi, religiose, e molti laici, soprattutto, catechisti e operatori pastorali o impegnati nella carità. Senza dimenticare quell’ecumenismo del sangue che unisce cattolici, ortodossi, protestanti nel nome di Cristo davanti ai persecutori.

Nicola Gori

19 MARZO - SOLENNITÀ DI SAN GIUSEPPE

Sposo della Beata Vergine Maria; uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide, fece da padre al Figlio di Dio Gesù Cristo, che volle essere chiamato figlio di Giuseppe ed essergli sottomesso come figlio al padre. La Chiesa con speciale onore lo venera come patrono, posto dal Signore a custode della sua famiglia.

(Martirologio Romano, LEV 2004) .

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, salga a Dio la nostra comune preghiera in questo tempo particolarmente propizio per il nostro cammino di conversione e per quello di tutta la Chiesa.

Preghiamo insieme e diciamo: Signore, ascoltaci!

1. Per tutto il popolo cristiano guidato dai suoi pastori, perché, nutrito dalla parola di Dio, dall’Eucaristia e grazie al ministero della Riconciliazione, sappia sempre vivere e agire nella carità, preghiamo:

2. Per coloro che sono chiamati a governare le nazioni, perché in spirito di vero servizio operino in conformità al Vangelo per il bene comune, preghiamo:

3. Per coloro che sono provati da particolari condizioni di difficoltà nel corpo e nello spirito, perché siano sostenuti dalla vicinanza premurosa di chi sta loro accanto, preghiamo:

4. Per noi tutti, perché la grazia di Dio ci aiuti ad affrontare le prove della vita quotidiana in spirito di obbedienza al progetto di salvezza del Padre, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - O Dio, Padre di misericordia, che non smetti di soccorrere con la tua grazia la nostra umana fragilità, concedici di ottenere ciò che con fiducia osiamo chiedere e sperare. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

V SETTIMANA DI QUARESIMA

19 L S. Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria. Solennità (bianco). In eterno durerà la tua discendenza. L’amore verso il prossimo e la fiducia in Dio sono le virtù basilari del cristiano, insegnateci da san Giuseppe. 2Sam 7,4-5a.12-14.a16; Sal 88,2-5.27.29; Rm 4,13.16-18.22; Mt 1,16.18-21.24a opp. Lc 2,41-51a.

20 M Signore, ascolta la mia preghiera. Il distacco dalle cose del mondo e dalle creature è la condizione per aderire, per mezzo della fede, alla parola del Signore. S. Martino; S. Cutberto; B. Ambrogio Sansedoni. Nm 21,4-9; Sal 101,2-3.16-21; Gv 8,21-30.

21 M A te la lode e la gloria nei secoli. L’amore verso il Signore ci libera dalla schiavitù del peccato e dagli influssi del maligno, padre della menzogna. S. Nicola di Flüe; S. Benedetta C. Frassinello. Dn 3,14-20.46-50.91-92.95; Cant. Dn 3,52-56; Gv 8,31-42.

22 G Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Vivere la Parola di Dio è la condizione indispensabile per entrare nel regno eterno dell’amore. S. Epafrodito; S. Lea; S. Benvenuto Scotivoli. Gen 17,3-9; Sal 104,4-9; Gv 8,51-59.

23 V Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore. Gesù è l’unico nostro Salvatore perché è il Figlio di Dio: bisogna seguire lui per ottenere la salvezza. S. Turibio di Mongrovejo; S. Gualterio; S. Ottone. Ger 20,10-13; Sal 17,2-7; Gv 10,31-42.

24 S Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge. Attraverso i segni compiuti, Gesù vuole ravvivare la fede e la fiducia in Lui, Redentore dell’umanità. S. Caterina di Svezia; B. Giovanni dal Bastone. Ez 37,21-28; Cant. Ger 31,10-12b.13; Gv 11,45-56.

[25 D Domenica delle Palme e della Passione del Signore / B (S. Lucia Filippini) Is 50,4-7; Sal 21,8-9.17-20,23-24; Fil 2,6-11; Mc 14,1 - 15,47].

Mariano Grosso, benedettino

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: O Cristo, tu regnerai (514); Tutti accorriamo (753).
Salmo responsoriale: Ritornello: M° G. Liberto; Purificami, o Signore (107).
Processione offertoriale: Molte le spighe (679).
Comunione: È giunta l’ora (642); Tu, nella notte triste (524).
Congedo: Vergine del silenzio (595).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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