2 aprile 2017

DOMENICA DI LAZZARO – Gesù è la vita; egli non vuole che il peccatore muoia, vuole piuttosto che si converta e viva. Il tempo di Quaresima, che ci invita a risorgere dal peccato, viene oggi illuminato dal miracolo di Gesù, che dalla morte richiama alla vita Lazzaro.

GESÙ DISSE A MARTA: «IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA»

Commento - Disegno: Stefano Pachì
LE tre letture di oggi ci parlano di risurrezione, di vita. La promessa annunciata dal profeta: «Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe» (I Lettura), è la promessa del Signore che ha la vita e ha la forza di dare vita a chi è ‘morto’. San Paolo, poi, ci dice che siamo sotto il dominio dello Spirito Santo, fonte di vita (II Lettura). Il Vangelo presenta il culmine dell’itinerario quaresimale di fede, in cui Cristo è presentato in tutta la sua forza di salvezza, anticipando nel segno di Lazzaro la vittoria sulla morte. Ciò non riguarda solo una speranza futura. La liberazione dalla morte è realtà che ci riguarda ora.
Siamo invitati ad “obbedire” al grido di Gesù: «Lazzaro, vieni fuori», perché tutti siamo segnati dalla morte. Cristo non si rassegna ai sepolcri che ci siamo costruiti con le nostre scelte di male e di morte. Lui ci chiama ad uscire dal buio in cui ci siamo rinchiusi, accontentandoci di una vita mediocre, e ci invita alla vera libertà. La risurrezione comincia da qui: decidendo di obbedire al comando di Gesù uscendo alla luce, alla vita.

Fr. Angelo Borghino, ofm CAP

LE ARMI SPIRITUALI

Le armi spirituali, gli strumenti della lotta e del cammino, ci vengono indicate dal Vangelo: il nutrimento della Parola di Dio, di cui l’uomo vive e che dobbiamo accogliere in misura abbondante nella Quaresima; l’attività penitenziale, che si esprimerà nel Sacramento della Riconciliazione e anche nelle opere di penitenza.
Dobbiamo far sì che le nostre confessioni di questo periodo siano vissute con fede intensa, nella certezza di ricevere il perdono e la riconciliazione da parte di Dio stesso mediante il ministro della Chiesa, grazie al sangue e alla morte di Gesù. E, insieme al Sacramento, è necessario unire qualche specifica opera di penitenza.

Cardinale Carlo Maria Martini
Omelia nella I Domenica di Quaresima 1984

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

Universale: Per i giovani, perché sappiano rispondere con generosità alla propria vocazione, considerando seriamente la possibilità di consacrarsi al Signore nel sacerdozio o nella vita consacrata.
Dei Vescovi: Perché la celebrazione dei sacramenti apra l’incontro tra la nostra piccolezza e la misericordia di Dio.
Mariana: Perché la Madre del Signore ci aiuti ad essere testimoni di Cristo nel mondo.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, presentiamo con fiducia a Cristo la nostra supplica, invocando la nostra perseveranza nel credere alla bontà divina, che dà la vita a chiunque accolga il mistero della sua morte e risurrezione.

Preghiamo insieme e diciamo: Accresci la nostra fede, Signore.

1.
Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché abbiano a cuore i catecumeni, che stanno compiendo un cammino di fede per far parte in pienezza della Chiesa, preghiamo:

2. Per le donne e gli uomini del nostro tempo, perché riscoprano il vero senso della vita e si abbandonino con fiducia nelle mani di Dio, preghiamo:

3. Per coloro che sono in lutto per la perdita di una persona cara, perché trovino speranza e consolazione in Cristo risorto, Signore della vita e della morte, e nella condivisione dei membri della comunità, preghiamo:

4. Per noi stessi, perché illuminati dalla Parola di Dio, diamo una risposta pronta ed efficace alla sete di pacificazione sociale che emerge dalla vita quotidiana, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
Signore Gesù Cristo, che hai vinto la morte risuscitando il tuo amico Lazzaro, libera anche noi dall’indifferenza, dall’egoismo e dallo scoraggiamento. Donaci di ritornare a una vita di fede autentica, per poter testimoniare la gioia di appartenerti. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

A - Amen.

V SETTIMANA DI QUARESIMA

3 L Con te, Signore, non temo alcun male. Gli scribi conducono a Gesù una donna sorpresa in adulterio. Il male è male, ma l’uomo è chiamato di continuo alla santità. Gesù ci insegna come comportarsi con un peccatore, egli rispetta la dignità umana. S. Sisto I; S. Luigi Scrosoppi. Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62; Sal 22,1-6; Gv 8,1-11.

4 M Signore, ascolta la mia preghiera. Non possiamo seguire Cristo se siamo nel peccato, cioè se rifiutiamo Dio e colui che ha mandato Gesù Cristo. S. Isidoro; B. Francesco Marto; S. Gaetano Catanoso. Nm 21,4-9; Sal 101,2-3.16-21; Gv 8,21-30.

5 M A te la lode e la gloria nei secoli: Non è sufficiente essere fedeli a certe osservanze religiose per poterci dire cristiani, dobbiamo invece essere persone libere, cioè saper rinunciare a noi stessi per fare posto agli altri e all’Altro. S. Vincenzo Ferrer; S. Irene; S. Giuliana. Dn 3,14-20.46-50.91-92.95; Cant. Dn 3,52-56; Gv 8,31-42.

6 G Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Gesù precede il tempo. Viene prima di Abramo. Egli è “Colui che sono”. Dunque è Figlio di Dio, non un semplice uomo. Chi osserva la sua parola e vive in comunione con lui partecipa della sua stessa vita. S. Pietro da Verona; B. Caterina da Pallanza; S. Prudenzio. Gen 17,3-9; Sal 104,4-9; Gv 8,51-59.

7 V Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore. «Molti credettero in lui», termina il vangelo di oggi. Ma quante volte nei nostri cuori si nasconde incredulità? Per avere una fede salda dobbiamo fondarci in Cristo, la parola del Padre. S. Giovanni Battista de La Salle; S. Ermanno Giuseppe. Ger 20,10-13; Sal 17,2-7; Gv 10,31-42. Primo Venerdì.

8 S Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge. I sommi sacerdoti e i farisei diedero l’ordine di arrestare Gesù. Erano molto invidiosi, in seguito a tutto quello che era successo a partire dalla risurrezione di Lazzaro. Troppe persone avevano creduto e seguito Gesù. S. Amanzio; B. Clemente da Osimo. Ez 37,21-28; Cant. Ger 31,10-12b.13; Gv 11,45-56.

[9 D Domenica delle Palme / A (S. Demetrio) Is 50,4-7; Sal 21,8-9.17-20.23-24; Fil 2,6-11; Mt 26,14-27,66].

o.z.

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Soccorri i tuoi figli (98); Santo, vero Spirito del Padre (186).
Salmo responsoriale: Modulo: M° A: Parisi; Ritornello: Purificami, o Signore (92).
Processione offertoriale: O Dio dell’universo (297).
Comunione: Pane vivo, spezzato per noi (373); Pane di vita nuova (370).
Congedo: Salve, regina, dolce madre (220).

ACCOMPAGNAMENTO
Clicca sull'immagine per ingrandire:

Accompagnamento


Archivio

Vai