1 novembre 2014

Oggi la liturgia ci fa contemplare il mistero della “Comunione dei santi” e ci invita con insistenza alla gioia e alla speranza. Santi sono tutti i salvati, e santi siamo anche noi, se viviamo davvero il nostro Battesimo che ci ha inseriti in Gesù Cristo.

MODELLI DI VITA E POTENTI INTERCESSORI

San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II. Illustrazione di Giorgio Trevisan, 2014.

San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II. Illustrazione di Giorgio Trevisan, 2014.

AVERE Dio per Padre ed essere suoi figli. Questo annuncio di fede attraversa i secoli e costituisce i cristiani come santi fin dalla vita terrena, in vista della beatitudine futura. La primitiva comunità cristiana è affascinata dalla santità dei suoi figli grazie ai meriti di Cristo (II Lettura). Come fa il mondo a riconoscere la santità dei cristiani? Se i credenti in Cristo sanno amare i nemici fino a pagare di persona, se sanno vivere il Vangelo nella vita quotidiana, nella fatica della coerenza, fortificati da quello stesso sangue che ha versato il Signore una volta per tutte sulla croce (I Lettura). Le beatitudini, tanto ingenue da sembrare un inganno, trovano la loro forza nei fedeli che si impegnano a realizzarle. Dio si affida a chi è disposto a consolare gli affaticati e gli oppressi, vittime del peccato: oltre la morte sarà Dio stesso a prendersi cura di loro. Gesù, nella sua vita terrena, insegnò che la vera beatitudine e la vera santità non risiedono nel guadagno e nelle ricchezze, ma nella capacità di rendere presente il Regno di Dio (Vangelo). Eccoci, Signore, siamo noi la generazione in attesa del tuo volto (Salmo).

Fr Gianfranco Tinello, Ofm. Cap

SAN MATTEO

APOSTOLO ED EVANGELISTA

«San Matteo scrive il suo Vangelo», di Carlo Dolci (1670), Getty Museum, Los Angeles.«SALERNO t’accolse / pur oggi festante», canta l’inno di A. Tisi. Fu il vescovo Bernardo a disporre (954 circa) la traslazione, nella città della prima Scuola medica, delle reliquie dell’evangelista Matteo, di cui il Martirologio Romano pone la festa al 21 settembre ed al 6 maggio la traslazione dall’Etiopia a Salerno. L’ex esattore delle tasse sarà molto venerato, spesso in relazione alle vicende socio-politiche, ricordate da alcuni affreschi del Duomo e del Museo. Durante la dominazione normanna (1077-1197), arriva esule (dove morirà nel 1085) papa Gregorio VII, che consacra un tempietto in cui Alfano I aveva sistemato le ritrovate reliquie dell’apostolo. Nel marzo 1081, esse saranno collocate sotto l’altare maggiore, al centro della cripta del Duomo (voluto da Roberto il Guiscardo; ristrutturato nel Seicento da Domenico e G. Cesare Fontana; le due statue gemelle del santo sono di M. Naccherini). La fiera, che si tiene negli otto giorni antecedenti la festa, fu istituita nel 1259 da Manfredi; impulso alla devozione si avrà in epoca sveva, grazie a Cesario de Alagno. Nei momenti drammatici (peste del 1656) o rilevanti (rivoluzione partenopea del 1799) le spoglie di Matteo vanno in processione per le vie della città. Ricordiamo che san Matteo è patrono della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno: egli ci fa contemplare il carattere più forte della personalità di Gesù: la sua mitezza e la sua umiltà.

«San Matteo scrive il suo Vangelo», di Carlo Dolci (1670), Getty Museum, Los Angeles.

Pasquale Giustiniani

Indulgenze per i defunti

Si ha la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria in suffragio dei defunti, una sola volta, se confessati e comunicati, si visita una chiesa e si recitano il Padre nostro, il Credo e una preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre. Tale facoltà vale da mezzogiorno del 1° novembre a tutto il giorno successivo. Dal 1° all’8 novembre a chi visita il cimitero e prega per i defunti è concessa l’indulgenza plenaria alle solite condizioni.

Intenzioni: Novembre

Generale: Perché le persone che soffrono la solitudine sperimentino la vicinanza di Dio e il sostegno dei fratelli.
Missionaria: Perché i giovani seminaristi, religiosi e religiose abbiano formatori saggi e ben preparati.
Dei Vescovi: Perché l’uomo riscopra la sacralità della vita, in un mondo che esalta l’avere e l’apparire piuttosto che l’essere.
Mariana: Maria ci ricordi che siamo pellegrini verso la casa del Padre.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, il Signore Gesù aveva cura delle folle che accorrevano a lui. Riconoscenti di questo amore innalziamo al Salvatore del genere umano le nostre suppliche.

Preghiamo dicendo:

A - Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

1. Per la Chiesa tutta di Dio, affinché riconosca la sua dignità filiale e non si lasci corrompere dalle seduzioni del peccato, preghiamo.

2. Per chi vive nella persecuzione a motivo della fede in Cristo, perché possa trovare operatori di pace in ambito politico che portino sollievo e impegno concreto per la libertà religiosa, preghiamo.

3. Per chi paga di persona a causa della sua coerenza nel posto di lavoro e in tutte le altre aggregazioni umane, perché fortificato dalla preghiera dei santi che ci hanno preceduti, possa essere sostenuto nelle difficoltà, preghiamo.

4. Per noi qui presenti, affinché ci impegniamo a rendere presente il Regno dei cieli con opere di carità fraterna, fede salda e speranza certa nel Signore, preghiamo.

Intenzioni della comunità locale.

C - Sii benedetto, Signore, per averci dato la compagnia e l’esempio dei santi, tuoi servi e amici; per la loro preziosa intercessione donaci la gioia di percorrere con l’audacia della fede la via santa che dal fonte battesimale porta alla Gerusalemme celeste. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

3 L Custodiscimi presso di te, Signore, nella pace. Perché invitare al tuo banchetto chi è già sazio? Apri il tuo cuore (e la tua tavola) a coloro che hanno veramente fame di amore, di attenzione, di solidarietà. San Martino de Porres (m.f.); San Berardo; Santa Silvia. Fil 2,1-4; Sal 130,1-3; Lc 12-14.

4 M San Carlo Borromeo, vescovo. Memoria (bianco). Da te, Signore, la mia lode nella grande assemblea. Dio ci invita al grande banchetto della vita eterna. E questo ci riempie di gioia. Perché allora troviamo mille pretesti per declinare l’invito al banchetto eucaristico? Santa Modesta; Beata Elena Enselmini. Fil 2,5-11; Sal 21,26-32; Lc 14,15-24.

5 M Il Signore è mia luce e mia salvezza. Che tristezza quando in giro vediamo opere malfatte e lavori incompiuti! Ma è molto più triste un cristiano a metà, un discepolo di Gesù che non sa dare la vita. San Donnino; San Guido Maria Conforti; Beato Gregorio Lakota. Fil 2,12-18; Sal 26,1.4.13-14; Lc 14,25-33.

6 G Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. I pii che si lamentano per l’eccessiva e persino scandalosa misericordia del Signore verso i peccatori non sanno di quanta misericordia hanno bisogno, quanto poco assomigliano a Colui che dicono di servire. San Leonardo; San Protasio; San Severo di Barcellona. Fil 3,3-8a; Sal 104,2-7; Lc 15,1-10.

7 V Andremo con gioia alla casa del Signore. L’amministratore della parabola non è certo un modello di onestà, ma ha saputo farsi bene i suoi conti per trovare benevola accoglienza. È proprio ciò che chiede il Signore ai suoi seguaci: darsi da fare in questo mondo per essere accolti in Cielo. San Prosdocimo; San Baldo; Sant’Ercolano. Fil 3,17 – 4,1; Sal 121,1-5; Lc 16,1-8.

8 S Beato l’uomo che teme il Signore. Dobbiamo servirci della ricchezza ma non essere ad essa asserviti. Siamo cioè chiamati ad usare «saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni» (Colletta 17a dom. tempo ordinario). San Goffredo; Beato Giovanni Duns Scoto; San Chiaro. Fil 4,10-19; Sal 111,1-2.5-6.8-9; Lc 16,9-15.

Agatino Gugliara ssp

9 D Dedicazione della Basilica Lateranense (B. Elisabetta della Trinità)
Ez 47,1-2.8-9.12; Sal 45,2-3.5-6.8-9; 1Cor 3,9c-11.16-17; Gv 2,13-22). (XXXII Domenica del T.O. / A).

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Lodate Dio (288-289); Cieli e terra nuova (269).
Salmo responsoriale: Modulo: M° A. Parisi;
Ritornello: Il Signore è il mio pastore (322).
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (376).
Comunione: Beatitudini (227); Noi veglieremo (295).
Congedo: Cittadini del cielo (270


ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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