3 giugno 2018

Donandoci l’Eucaristia, Cristo Signore ha voluto che essa fosse nello stesso tempo memoriale perenne del suo sacrificio, sacro convito del suo Corpo e del suo Sangue, sacramento e segno della sua presenza. Che questa celebrazione sia piena di fede e di amore riconoscente!

«QUESTO È IL MIO CORPO… QUESTO È IL MIO SANGUE»

Commento - Disegno: Stefano Pachì
NEL racconto di Marco accade qualcosa di singolare. I discepoli chiedono a Gesù dove vuole che vadano a preparare per mangiare la Pasqua. Gesù li istruisce, ma quando essi vanno, trovano «una grande sala arredata e già pronta». Lì devono preparare, ma di fatto tutto è già pronto. L’evangelista vuole suggerirci questa idea preziosa: non dobbiamo essere noi a preparare, è Gesù che prepara ogni cosa attraverso il dono della propria vita, del proprio corpo e del proprio sangue, che continuano a essere già ‘pronti’ e preparati per noi, sacramentalmente presenti nel pane e nel vino, ogni volta che celebriamo l’Eucaristia.
Ciò che noi potremmo al massimo preparare è ciò che compie Mosè (I Lettura): il sangue di un agnello, di una giovenca o di un’altra vittima per il sacrificio. Ma non è quel sangue – così la lettera agli Ebrei – che può purificarci. A liberarci davvero dal male è la vita di Gesù che offre se stesso, e che diventa in noi un principio di vita nuova, perché mangiando e bevendo il pane e il vino consacrati noi assimiliamo la sua stessa vita donata per noi.

Fr. Luca Fallica, Comunità SS. Trinità di Dumenza

INVOCHIAMO IL SACRO CUORE DI GESÙ

Sacro Cuore di Gesù. Foto: Orlando Zambello.
RIFLETTIAMO sulla Solennità del Sacro Cuore di Gesù e sulla Misericordia di Dio nel sacramento della Riconciliazione con don Davide Di Cosmo della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Eboli, in provincia di Salerno.
La Solennità del Sacro Cuore invita a guardare a Gesù?
«La liturgia con cui la Santa Chiesa celebra la festa del Sacro Cuore e la vera devozione al Cuore di Gesù consiste nel conoscere Dio e noi stessi, guardare a Gesù e ricorrere a Lui che ci vivifica e ci guida».
Il cuore ha una centralità personale e relazionale?
«Il cuore per gran parte delle culture ha simbolizzato il centro vivo delle persone è simbolo della profondità e dell’autenticità dei sentimenti e delle parole, della loro sorgente profonda: l’amore».
C’è crisi?
«La crisi è nel cuore degli uomini che non riescono per miopia, egoismo e ristrettezza di orizzonti a intravedere l’insondabile amore di Cristo cadendo in balìa dell’insicurezza, della delusione e della paura».
Il Signore ha progetti di pace e non di sventura (Cfr Ger 29,11). La liturgia applica queste parole a Gesù?
«Si, in Lui si manifesta in che modo Dio ci ama. Gesù non viene a condannarci, viene a salvarci, a portarci la pace. La Misericordia di Dio nel Sacramento della Riconciliazione riapre i nostri cuori, purificandoli da ogni peccato, artefice del nostro allontanamento da Lui e dagli essere umani, e attraverso la Grazia porta alla luce la carità di Cristo e i suoi frutti concreti di amicizia, comprensione e pace».

Lucia Giallorenzo

MONACA MARIA CELESTE CROSTAROSA

MONACA MARIA CELESTE CROSTAROSA - Il suo è un messaggio a Gesù Salvatore, fatto di semplicità, contemplazione dei misteri. Beatificata da Papa Francesco il 18 giugno 2016 è annoverata tra le più profonde donne spirituali del settecento. Giulia Crostarosa (Napoli 1696 - Foggia 1755) entrò nel monastero delle Carmelitane scalze di Marigliano nel 1716 con la sorella Orsola, trasferitasi poi nell’Istituto della Santa Concezione a Scala (Sa) assunse il nome di Sr. Maria Celeste. In seguito ad una rivelazione mistica fondò l’Ordine del Santissimo Redentore con l’aiuto spirituale di sant’Alfonso Maria de Liguori.

Cristina Santacroce

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, Cristo nella Cena pasquale ha donato il suo Corpo e il suo Sangue per la vita del mondo. Innalziamo la nostra preghiera unanime perché da questo grande mistero scaturisca il dono dell’unità e della pace.

Per il mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, ascoltaci o Signore.

1. Signore Gesù, Sacerdote dei beni futuri, sostieni la missione del Santo Padre Francesco, dei Vescovi, dei sacerdoti e dei diaconi, ministri della tua Chiesa, preghiamo:

2. Signore Gesù, salvatore e vittima innocente, illumina i responsabili delle nazioni e degli organismi internazionali: dona loro la sapienza del Vangelo per promuovere il bene comune attraverso la pace, preghiamo:

3. Signore Gesù, mediatore della nuova alleanza, fa’ che le famiglie ferite sappiano affrontare le prove della vita grazie al dono dell’Eucaristia, preghiamo:

4. Signore Gesù, corpo spezzato e sangue versato, fa’ che possiamo entrare più profondamente nella Pasqua, per morire e risorgere con te, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Signore Gesù, che nel sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue hai posto la sorgente dello Spirito che dà la vita, fa’ che la tua Chiesa, spezzando il pane in tua memoria, diventi il germe dell’umanità rinnovata, a lode di Dio Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

A - Amen

IX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

04 L Mio Dio, in te confido. La parabola dei contadini omicidi è diretta proprio “contro” i capi religiosi, i quali hanno già spadroneggiato nella vigna, cioè sul popolo che appartiene a Dio, e uccideranno anche il suo “figlio amato”. Risultato? Il padrone li ucciderà e «darà la vigna ad altri». S. Francesco Caracciolo; S. Quirino. 2Pt 1,2-7; Sal 90,1-2.14-16; Mc 12,1-12.

05 M  S. Bonifacio, Vescovo e martire. Memoria (rosso). Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. La stessa domanda è motivata da ragioni completamente diverse: religiosa, da parte dei farisei; politica da parte degli erodiani. Gesù sorvola ogni forma di “indipendentismo”, distinguendo chiaramente i diritti di Dio da quelli dell’uomo. S. Pietro Spanò; S. Franco. 2Pt 3,11b-15a.17-18; Sal 89, 2-4.10.14.16; Mc 12,13-17.

06 M A te, Signore, alzo i miei occhi. Supposto lo scarso interesse degli interlocutori di Marco per la legge del levirato, l’attenzione dell’evangelista è rivolta alla risurrezione dai morti, argomentando «dalle Scritture e dalla potenza di Dio». S. Norberto (m.f.). S. Claudio; B. Falcone. 2Tm 1,1-3.6-12; Sal 122,1-2; Mc 12,18-27.

07 G Fammi conoscere, Signore, le tue vie. Tra le tante domande rivolte a Gesù, quella dello scriba coglie l’essenziale. Gesù richiama la sostanza della legge mosaica, già assimilata dalla professione di fede d’Israele («Ascolta, Israele»), allargando gli spazi dell’amore. S. Antonio M. Gianelli; S. Colman. 2Tm 2,8-15; Sal 24,4-5,8-10.14; Mc 12,28b-34.

08 V  Sacratissomo Cuore di Gesù / B. Attingeremo con gioia alle fonti della salvezza. L’attenzione di Giovanni per il tempo fra la Risurrezione e l’Ascensione di Gesù è ricca di significato. Il fianco squarciato rende visibile alla fede che «Dio ha esposto Gesù quale propiziatorio nel suo sangue» (Rm 3,25). La croce diventa «il Trono della grazia». S. Medardo. Os 11,1.3-4.8c-9; Cant. Is 12,2-6; Ef 3,8-12.14-19. Gv 19,31-37.

09 S  Cuore Immacolato di Maria. Memoria (bianco). Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore. Gesù è rimasto di proposito nel tempio. Il Figlio appartiene al Padre. La risposta del fanciullo ai genitori richiama la sua offerta “irrevocabile” al Padre, avvenuta dodici anni prima (Cfr. Redemptoris Custos, n. 15). S. Efrem (m.f.). Is 61,9-15; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51.

[10 D  X Domenica del T, O. / B (S. Censurio; S. Landerico) Gen 3,9-15; Sal 129,1-8; 2 Cor 4,13 – 5,1; Mc 3,20-35].

Tarcisio Stramare, osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Il tuo popolo in cammino (663); Vieni, fratello (760).
Salmo responsoriale: Ritornello: Cantate al Signore un canto nuovo (40); M° M. Chiarapini.
Processione offertoriale: Molte le spighe (679).
Comunione: Pane vivo, spezzato per noi (699).
Benedizione eucaristica: Adoriamo Gesù Cristo (605-607).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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