1° gennaio 2017

Iniziamo oggi il nuovo anno accanto a Maria, Madre di Dio. È la festa liturgica più antica in suo onore. Ella, che ci ha dato Gesù, ci ottenga da lui salute e benedizione, e impetri il dono natalizio della pace. Oggi è la 50a Giornata mondiale della Pace.

SALVE, MADRE SANTA, TU HAI DATO ALLA LUCE IL RE!

Illustrazione di Angela Allegretti, 2016.
IN questo primo giorno del nuovo anno è caro a tutti scambiarsi gli auguri di bene e di prosperità: essi ci provengono anzitutto dalla benedizione di Aronne che chiede al Signore di proteggerci e di far brillare il suo volto su di noi.
E Dio ha esaudito questa invocazione attraverso il suo Figlio incarnato. Maria, obbediente alla volontà del Padre, ha dato alla luce la persona del Verbo e per questo possiamo invocarla a buon diritto con il titolo alto e sublime di “Madre di Dio”.
La sua maternità ha segnato definitivamente la sua esistenza, che ha vissuto totalmente riferita al Figlio, nella gioia come nel dolore; ha conservato ogni parola e gesto di Gesù, meditando tutto nel suo cuore e lo ha seguito fino al gesto del suo sacrificio supremo nella passione e nella morte. In Maria noi vediamo allora l’immagine della Chiesa e dell’atteggiamento che deve avere ogni discepolo di Gesù Cristo per condividere la sua stessa gloria nella risurrezione, di cui Maria è segno, esempio e anticipazione.

Tiberio Cantaboni

PAPA FRANCESCO, UOMO DI PACE

Consegna del Premio Carlo Magno 6 maggio 2016 a Papa Francesco.© Osservatore Romano
«SOLO chi serve con amore costruisce la pace», ha affermato Papa Francesco nel suo discorso alla cittadinanza e alla comunità cattolica di Lesbo il 16 aprile 2016, nella memoria delle vittime delle migrazioni. Il Santo Padre alla presenza del patriarca Bartolomeo e dell’arcivescovo Ieronymos ha testimoniato la volontà di una collaborazione finalizzata alla crescita della civiltà dell’amore. «Dio Padre nel Figlio ha mostrato la via della pace e facendosi nostro servo, in un servizio d’amore, a salvato il mondo».
Come non ricordare il viaggio in America Latina: Ecuador, Bolivia e Paraguay (12 febbraio) e l’incontro con il Patriarca di Mosca Kirill, durante lo scalo all’aereoporto di Cuba, viaggio poi proseguito in Messico e negli Stati Uniti. Papa Francesco ha contribuito al ristabilirsi delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti dopo cinquanta anni di embargo. Poi nell’apertura del Giubileo straordinario ha definito la pace: «Frutto di una cultura di solidarietà, misericordia e compassione». Il ministero di Papa Francesco è proprio all’insegna di una missione della Chiesa aperta, accogliente e “in uscita” che ha spalancato le sue porte ad ogni uomo bisognoso nel suo cuore di pace.
In questo spirito possiamo leggere l’evento della consegna del premio Carlo Magno, consegnato al Pontefice dai vertici dell’Unione Europea il 6 maggio scorso. «La pace sarà duratura nella misura in cui armiamo i nostri figli con le armi del dialogo, insegniamo a loro la battaglia dell’incontro e della negoziazione».

Lucia Giallorenzo

Intenzioni: Gennaio

Per l’Evangelizzazione: Per tutti i cristiani, perché, fedeli all’insegnamento del Signore, si adoperino con la preghiera e la carità fraterna per ristabilire la piena comunione ecclesiale, collaborando per rispondere alle sfide attuali dell’umanità.
Dei Vescovi: Perché la Chiesa italiana avanzi con coraggio sulla via della missione.
Mariana: Con Maria nostra Madre comune, preghiamo per l’unità della famiglia di Dio.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, attraverso l’intercessione di Maria, eleviamo al Signore la nostra comune preghiera per la Chiesa e per l’umanità bisognosa di pace e di misericordia.

Preghiamo insieme dicendo: Dona al mondo la pace, Signore.

1. Per la Chiesa, chiamata da Cristo ad essere strumento di salvezza per il mondo, perché viva questa missione con coraggio e umiltà, preghiamo:

2. Per quanti operano violenza e seminano morte in ogni parte del mondo, perché vengano raggiunti dalla grazia trasformante di Cristo e si convertano nel loro agire, preghiamo:

3. Per i tanti volontari che nel mondo si prodigano per alleviare le sofferenze di chi è colpito dalla guerra, perché trovino sempre slancio ed entusiasmo dall’esempio di Cristo, preghiamo:

4. Per ciascuno di noi, perché nelle situazioni di ogni giorno sappiamo essere strumenti di riconciliazione e di pace e ci prodighiamo per il vero bene di ognuno, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C
- O Dio, principio e fine di tutte le cose, accogli dalle mani di Maria, vergine e madre, le preghiere fiduciose del tuo popolo; donaci di crescere con la forza del tuo Spirito fino alla pienezza della vita in Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

A - Amen

II SETTIMANA DOPO NATALE

2 L Ss. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno. Memoria (bianco). Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. Giovanni il Battista non è il Messia, è colui che lo annuncia e lo indica ai suoi contemporanei. Giovanni è l'uomo fedele a Dio che si eclissa nel momento in cui Cristo irrompe sulla scena pubblica del mondo. 1Gv 2,22-27; Sal 97,1-4; Gv 1,19-28.

3 M Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. Giovanni è il testimone privilegiato della messianicità di Gesù Cristo, Figlio di Dio. È Lui il Salvatore atteso da secoli, è Lui che ha la pienezza dei doni di Dio. Nel momento in cui Giovanni, un figlio d’Israele, riconosce in Lui il Messia, è come se in quel momento la rivelazione della salvezza raggiungesse tutto il popolo. SS. Nome di Gesù (m.f.); S. Fiorenzo; S. Genoveffa. 1 Gv 2,29 – 3,6; Sal 97,1.3-6; Gv 1,29-34.

4 M Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. “Venire e vedrete”: è l’invito che Gesù rivolge a ciascuno di noi. È la richiesta di sperimentare cosa significhi seguirlo, qual è il suo stile di vita, quali promesse fa a ciascuno di noi. È un richiamo a sentirsi coinvolti nella condivisione con gli altri. S. Angela da Foligno; S. Elisabetta Seton. 1Gv 3,7-10; Sal 97,1.7-9; Gv 1,35-42.

5 G Acclamate il Signore, voi tutti della terra. Gesù chiama Filippo e l’invita a seguirlo. A sua volta, l’apostolo coinvolge Natanaèle e gli chiede di venire e vedere. Si tratta sempre di porre la vita concreta in primo piano rispetto ai semplici annunci. Gesù promette e mantiene. S. Edoardo il Confessore; S. Giovanni Nepomuceno. 1 Gv 3,11-21; Sal 99,2-5; Gv 1,43-51.

6 V Epifania del Signore. Solennità (bianco). Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. I Magi sono alla ricerca della verità. Non temono di percorrere lunghi tratti di cammino, non si sottraggono ai disagi e alle intemperie pur di raggiungere la meta. E la verità si presenta loro sotto l’aspetto di un Bambino in compagnia di sua Madre. L’averlo trovato procura loro grande gioia. S. Carlo da Sezze. Is 60,1-6; Sal 71,1-2.7-8.10-13; Ef 3,2-3; 5-6; Mt 2,1-12. Foglio a parte.

7 S Il Padre ha dato al Figlio il regno di tutti i popoli. Il Regno di Dio è vicino, è prossimo a te, è al tuo fianco, anzi, è dentro di te. Gesù annuncia l’avvento del Regno sulla terra. Anche noi siamo chiamati a far parte di questo Regno che per il momento non si è ancora realizzato completamente. S. Raimondo de Peñafort (m.f.); S. Crispino; S. Ciro. 1 Gv 3,22 – 4,6; Sal 2,7-8.10-11; Mt 4,12-17.23-23-25.

[8 D Battesimo del Signore / A (S. Severino del Norico) Is 42,1-4.6-7; Sal 28,1-4.9-10; At 10,34-38; Mt 3,13-17].

Nicola Gori

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Acqua di fonte cristallina (207); Venite, fedeli (76).
Salmo responsoriale: Modulo: G. Assandri; Ritornello: Cantate al Signore (262).
Processione offertoriale: Eccomi (277).
Comunione: Altissima luce (208); Passa questo mondo (300).
Congedo: È nato un bimbo in Betlehem (67).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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