19 Marzo 2023

Siamo “figli della luce” e l’episodio del cieco nato ci rammenta che nel battesimo abbiamo accolto la persona di Gesù, vera luce del mondo. Confermiamo oggi la nostra scelta: accogliere la luce o rifiutarla. La solennità di S. Giuseppe si celebra domani, lunedì 20 marzo. Auguri a tutti i papà!

Cristo Gesù, guarigione e luce degli uomini

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L’elezione di Davide e la sua unzione a re d’Israele ci ricordano che nel battesimo anche noi siamo stati scelti da Dio e rivestiti della dignità regale (I Lettura). Il battesimo è chiamato anche “illuminazione”, perché colloca il battezzato nell’ambito della luce, come avviene nella guarigione dell’uomo cieco fin dalla nascita (Vangelo). La luce è la prima realtà creata da Dio. E Dio la partecipa a noi suoi figli perché la manifestiamo con la testimonianza della nostra vita: «Ora siete luce nel Signore: comportatevi come figli della luce» (II Lettura). Il battesimo è considerato una nuova creazione: Gesù che fa del fango e lo spalma sugli occhi del cieco compie due gesti battesimali simbolici che ci riportano alla prima creazione, quella dell’uomo plasmato dalla polvere/fango del suolo (cf. Gen 1,27; 2,7). Anche per noi ogni domenica Gesù prepara quel fango miracoloso che è la sua Parola, che ci guarisce e ci illumina. Anche per noi rinnova oggi i gesti del nostro battesimo, aprendo i nostri orecchi e i nostri occhi con il dono di una nuova luce.
don Primo Gironi, ssp, biblista

Gioisci! Con te è il Signore

Manca ancora un po’ di cammino per la Pasqua, ma già la Chiesa vuole invitarci alla gioia. Ed è giusto, perché tutto è gioia “in Dio”. Una gioia che è di Maria, anche se dovrà passare per la croce: «Anche a te una spada trafiggerà l’anima» (Lc 2,35b). «Gioisci, piena di grazia; e come potresti non gioire: con te è il Signore!» (Rodion Putyatin). La gioia di Maria, a cui si unisce la gioia di Giuseppe, è gioia della Chiesa per l’ingresso dell’Eterno nel tempo: «Da questo momento la natura umana coglie le prime note della gioia e comincia a entrare in comunione con la divinità» (Andrea di Creta). Il «lieto annuncio» è portato dall’angelo di Dio, così come profetizzato per bocca di Isaia (7,15).

Il richiamo alla «gioia», indirizzatole dall’angelo, ne condensa l’assoluta novità. È l’unico saluto della Sacra Scrittura formulato con un esplicito invito all’allegrezza. Gli altri saluti procedono con un «non temere» che a Maria è rivolto solo in seconda istanza (cf. Lc 1,30). Nella tradizione luca- na la gioia è una tematica predominante. L’ambiente pagano a cui si rivolge il Vangelo di Luca è pervaso dalla tristezza che soffoca la speranza; in esso, pertanto, vengono evidenziati gli aspetti di letizia e di consolazione dell’annuncio cristiano. La beatitudine nasce dall’ascolto di Dio che, rivelandosi totalmente in Cristo, ha squarciato in maniera definitiva il velo dell’incomunicabilità. Il saluto «gioisci» rievoca il termine profetico della laetitia, familiare all’animo di Maria che non teme di affidarsi a Dio perché doni la sua stessa gioia a Giuseppe e all’intera umanità, divorata dal vuoto interiore. La gioia trionfa grazie alla Vergine: in Maria, infatti, «tutto l’universo si rallegra» (Cirillo di Alessandria).

don Michele G. D’Agostino, ssp

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, eleviamo la nostra supplica a Cristo, luce che illumina il mondo e dirada le tenebre dei nostri cuori.
Lettore - Diciamo insieme:  Signore, luce delle genti, ascoltaci!

1.  Per i Pastori della Chiesa, chiamati all’instancabile missione di annunciare Cristo, luce e speranza delle genti, noi ti preghiamo:

2.  Per i missionari martiri, che con il loro sacrificio vivificano la luce della fede e la fiamma della carità in un mondo lacerato da ingiustizie e discordie, noi ti preghiamo

3.Per i popoli e i loro governanti, illuminati dalla grazia di Cristo a difendere e promuovere in ogni circostanza la dignità della persona umana, noi ti preghiamo:

4. Per quanti si sentono abbandonati, stanchi e senza coraggio, e per noi chiamati a dare conforto ai poveri che incrociano il nostro cammino, noi ti preghiamo:

5 . Per noi battezzati, che viviamo nella luce del tuo Figlio, chiamati a essere segno e portatori del tuo amore, noi ti preghiamo:

C- Signore Gesù, accogli la nostra preghiera e sii luce nel nostro cammino. La tua Parola diradi le tenebre del dubbio e accenda in noi la speranza del bene. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

A - Amen.

Calendario liturgico: 20-26 Marzo 2023

20 L S. Giuseppe (s, bianco). In eterno durerà la sua discendenza. Dio ha voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe. S. Martino; S. Giovanni Nepomuceno. 2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18.22; Mt 1,16.18-21.24a opp. Lc 2,41-51a

21 M Dio è per noi rifugio e fortezza. Solo Gesù, e non le superstizioni o il rispetto pedissequo della Legge, è capace di rinnovare la nostra vita. S. Serapione; S. Nicola di Flüe; S. Benedetta C. Frassinello. Ez 47,1-9.12; Sal 45; Gv 5,1-16

22 M Misericordioso e pietoso è il Signore. Non si può negare la storicità di Gesù, e la fede ci chiede di riconoscerlo come Dio in mezzo a noi. S. Epafrodito; S. Lea; S. Benvenuto Scotivoli. Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30

23 G Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. Gesù termina il suo discorso con una domanda che chiede a ciascuno di esaminare l’autenticità e la sincerità della propria fede. S. Turibio di Mogrovejo; S. Gualtiero; S. Ottone. Es 32,7-14; Sal 105; Gv 5,31-47

24 V Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato. Gesù fa un ultimo sforzo per invitare i suoi avversari a meditare sulla sua persona e sulle sue opere. S. Caterina di Svezia; B. Giovanni dal Bastone; B. Maria Karlowska. Sap 2,1a.12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30

25 S Annunciazione del Signore (s, bianco). Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. La disponibilità di Maria è l’eco del sì del Figlio al Padre, perché la salvezza entri nella storia. S. Lucia Filippini. Is 7,10-14; 8,10c; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38

26 D V Domenica di Quaresima / A. V sett. di Quaresima / A - I sett. del Salterio. Ss. Baronzio e Desiderio. Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45.

Elide Siviero

Salmo

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PROPOSTE PER I CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed.
- Inizio: Tu, festa della luce (739); Io ti cerco, Signore (495).
Salmo responsoriale: Ritornello: M° S. Militello; oppure: Il Signore è il mio pastore (88).
Processione offertoriale: Conducimi tu (629).
Comunione: Nulla con te mi mancherà (689); Volto dell’uomo (525).
Congedo: Tendo la mano (734)Sussidio Musicale Digitale in omaggio con La Domenica

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