28 febbraio 2016

Ogni domenica è una occasione preziosa per una lettura cristiana della Bibbia. Perché non giudicare gli avvenimenti della vita quotidiana – disastri, terremoti, crisi –, alla luce della Parola di Dio? Chiediamo a Dio la sapienza del cuore e così daremo vigore ai segni concreti della nostra conversione in questo tempo di Quaresima.

«CONVERTITEVI: IL REGNO DEI CIELI È VICINO»

commento

IL Mistero Pasquale che celebriamo in ogni Liturgia ci spinge alla conversione. Come nell’Esodo Dio si rivelò a Mosè per liberare dall’Egitto il suo popolo (I Lettura), così Gesù si manifesta mostrando la necessità della conversione, segno della liberazione dalla schiavitù del peccato. Infatti, nel Vangelo di oggi, il Signore prende spunto da due fatti di cronaca per parlare dell’urgenza di questa conversione. Le disgrazie che vediamo attorno a noi non sono segno del castigo di Dio, opinione comune anche oggi. I colpiti non sono più peccatori di altri, dice Gesù. Al contrario, ognuno diventa segno per l’altro della fragilità della vita, della sua pochezza se non è vissuta nella fede.
Anche Paolo (II Lettura), servendosi dei fatti dell’Esodo, ammonisce i Corinzi di non sentirsi al sicuro perché sono cristiani. Per la salvezza non basta l’azione di Dio: è necessaria la nostra parte. Gesù poi aggiunge la parabola del fico sterile al quale viene data una seconda possibilità: egli non ha fretta di sradicare una pianta improduttiva. Anche nelle piante senza frutti, con la conversione, la grazia può produrre vita nuova a primavera.
Elide Siviero

VOLPE: astuta predatrice

La volpe

LA volpe (in ebraico su’al; in greco alopex) era anticamente molto diffusa in Palestina. Oltre alla volpe, il termine ebraico può designare anche lo sciacallo, che è simile nell’aspetto esteriore.
È presentata come predatrice di animali domestici, temibile per la sua aggressività (Ne 3,35). Secondo la tradizione la volpe viveva nelle vicinanze di Gerusalemme (Lam 5,18).
Tra le gesta eroiche del giudice Sansone, si narra dell’incendio dei campi di grano dei filistei, che il prode realizzò liberando 300 volpi che avevano legate alla coda delle fiaccole accese (Gdc 15,1-5).
Nel poema del Cantico l’immagine figurata delle «volpi piccoline che guastano le vigne in fiore» (Ct 2,15) allude alla condizione interiore delle ragazze che desiderano essere liberate dai loro spasimanti. Gesù ha utilizzato il simbolismo collegato alla volpe in due contesti: per descrivere la sua missione peregrinante senza possibilità di una casa «dove posare il capo» (Mt 8,20; Lc 9,58) e per segnalare l’astuzia perversa e violenta di Erode Antipa (Lc 13,32).
Giuseppe De Virgilio, biblista

Intenzioni: Marzo

Intenzioni di Marzo.

Universale
: Perché le famiglie in difficoltà ricevano i necessari sostegni e i bambini possano crescere sani e sereni.

Per l’Evangelizzazione: Perché i cristiani discriminati o perseguitati a motivo della loro fede rimangano forti e fedeli al Vangelo, grazie all’incessante preghiera di tutta la Chiesa.

Dei Vescovi: Perché i missionari della Misericordia siano accolti da tutti come segno della sollecitudine materna della Chiesa.

Mariana: Perché Maria, la Vergine dell’Annunciazione, ci aiuti a conoscere e a compiere con animo generoso la volontà del Signore.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, con l’umiltà di chi accoglie la Parola di Dio per farla fruttificare, chiediamo al Padre la conversione del cuore e la disponibiltà verso i fratelli in necessità.

Preghiamo con fiducia e diciamo: Ascolta la nostra preghiera, Signore.

1. Per la Chiesa, perché continui a leggere i cambiamenti del nostro tempo alla luce del Vangelo, nella fedeltà alla Parola di Dio che illumina e salva, preghiamo:

2. Per i cristiani, perché riconoscano le loro fragilità e le loro mancanze e sappiano cogliere i segni della pazienza divina che offre a tutti il dono della salvezza, preghiamo:

3. Per le famiglie, perché non si fermino alle parole che creano divisione, ma coltivino momenti di dialogo e di comprensione, per una vita serena, preghiamo:

4. Per i catecumeni, che si preparano a ricevere i sacramenti, perché si aprano alla grazia della conversione e dell’adesione a Cristo, preghiamo:

5. Per questa comunità parrocchiale, perché sappia accogliere le proposte del tempo quaresimale, indicate dalla Chiesa, per un vero cammino di fede, di speranza e di carità, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - Dio grande e misericordioso, sostieni con la forza della tua grazia il nostro cammino quaresimale per essere degni di giungere alla Pasqua di Risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

III SETTIMANA DI QUARESIMA

29 L L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. Come è difficile il rapporto di Dio con l’uomo! La sua presenza invisibile ci sfugge; quella visibile ci irrita per i suoi limiti. A Nazaret, Gesù ne fa l’amara esperienza nella scia degli antichi profeti. S. Ilario, papa; S. Osvaldo. 2Re 1,1-15; Sal 41,2-3; 42,3-4; Lc 4,24-30.

1 M Ricordati, Signore, della tua misericordia. Resi consapevoli del nostro debito insolvibile verso il Padre, che nella sua misericordia ci ha condonato tutto, non ha più senso quantificare la misura del nostro perdono verso il nostro fratello. S. Felice III; S. Albino; B. Cristoforo da Milano. Dn 3,25.34-43; Sal 24,4-9; Mt 18,21-35.

2 M Celebra il Signore, Gerusalemme. Il rapporto tra l’Antico e il Nuovo Testamento deve essere interpretato non come una rottura, ma come uno sviluppo dall’imperfetto verso la sua perfezione. La giustizia si trasforma da servile in filiale. S. Troadio; B. Carlo Bono; S. Angela della Croce. Dt 4,1.5-9; Sal 147,12-13.15-16.19-20; Mt 5,17-19.

3 G Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore. Il demonio non ha più potere sull’uomo, perché è ormai presente Gesù, più forte di lui, che lo ha vinto e ha instaurato il regno di Dio. Guai a colui che non si mette dalla sua parte. Ss. Marino e Asterio; S. Cunegonda; B. Innocenzo da Berzo. Ger 7,23-28; Sal 94,1-2.6-9; Lc 11,14-23.
Ricorda: Venerdì 3 e Sabato 4 marzo: “24 ore per il Signore”, con la celebrazione penitenziale a San Pietro nel pomeriggio di Venerdì 4 marzo. Iniziativa già promossa da Papa Francesco: «Dio ci perdona sempre, non si stanca di perdonare. E noi non dobbiamo stancarci di andare a chiedere perdono».

4 V Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce. «Non c’è altro comandamento più grande di questi». Se nella risposta alla domanda sul primo comandamento, Gesù associa il secondo, significa che l’amore di Dio e del prossimo sono inseparabili tra loro. S. Casimiro; B. Umberto di Savoia; S. Giovanni A. Farina. Os 14,2-10; Sal 80, 6-11.14.17; Mc 12,28b-34.

5 S Voglio l’amore e non il sacrificio. L’osservanza da parte nostra della volontà di Dio deve essere motivo di ringraziamento per averne ricevuta la possibilità e non motivo per confrontarci con le inadempienze degli altri e per disprezzarli. S. Teofilo; S. Adriano di Cesarea; S. Virgilio. Os 6,1-6; Sal 50,1-2.18-21; Lc 18,9-14.

[6 D IV Domenica di Quaresima / C (S. Vittorino) Gs 5,9a.10-12; Sal 33,2-7; 2Cor 5,17-21; Lc 15,1-3.11-32].

Tarcisio Stramare, osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Attende, Domine (78); Purificami, o Signore (926).
Salmo responsoriale: Modulo: M° P. Rimoldi; Ritornello: Spero nel Signore (336).
Processione offertoriale: Quanta sete nel mio cuore (376).
Comunione: Se tu mi accogli (96); Dono di grazia (82).
Congedo: Da ogni luogo, o Dio (276).

ACCOMPAGNAMENTO
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