15 aprile 2018

Il Cristo risorto è sempre presente nella sua Chiesa, specialmente nella celebrazione dell’Eucaristia. In essa riconosciamo come il Crocifisso è il Risorto, che ci accompagna nella nostra vita di fede e nel compimento della missione affidata a ciascuno di noi. – Oggi celebriamo la Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

BISOGNA CHE SI COMPIANO TUTTE LE COSE SCRITTE SU DI ME

Commento - Disegno: Stefano Pachì
IL Signore ci raduna anche oggi perché, celebrando l’Eucaristia, possiamo riconoscere nella Parola accolta e nel Pane spezzato «l’autore della vita» (I Lettura), colui che è risorto dai morti e guida alla salvezza eterna. Pur sembrando un paradosso, davvero Dio ha fatto in modo che un crimine, religioso e politico, sia diventato un gesto di redenzione per l’umanità, mostrando così che il suo amore supera ogni logica umana, come quella del corpo morto di Gesù che ritorna alla vita e addirittura mangia di fronte ai propri apostoli (Vangelo).
A Dio nulla è impossibile e all’uomo che confida in lui egli dona la possibilità di scorgere la realtà di ciò che agli occhi scettici appare solo una fantasia assurda. Ciò che conta è comprendere che non si tratta di fermarsi solo a contemplare l’identità del Cristo prima e dopo Pasqua, ma convincersi che in lui abbiamo un unico atto redentivo e che la nostra salvezza perviene dall’accoglienza del suo insegnamento (II Lettura), dallo sperimentare la sua potenza salvifica nei gesti di misericordia e dalla contemplazione stupita del suo mistero pasquale di morte e risurrezione.

Tiberio Cantaboni

BERNADETTE E LA VERGINE MARIA

Bernardette Soubirous (1844 Lourdes - 1897 Nevers). Da un dipinto di du Roure, Museo di Lourdes.
«IO non ti prometto di renderti felice in questo mondo, ma nell’altro». Bernadette è così avvertita: le apparizioni della “Signora Biancovestita” non le procureranno alcun trattamento speciale. Benché sia la beniamina della Madonna ed abbia udito da Lei: «Vi amo», ai due sacerdoti di Betharram che, ammirati, le dicono: «Come sei fortunata, la Vergine ti ha promesso il paradiso!», lei risponde: «Sì, sì, se me lo guadagno».
Bernadette avrà proprio poco dalla vita: è una povera senza avere, senza potere, senza sapere. Senza avere: in famiglia sperimenta la povertà più assoluta, anzi la miseria; diventa pastorella di «pecore…‘rognose’ »; l’11 febbraio 1858 sta raccogliendo legna secca attorno alla grotta di Massabielle per fronteggiare il rigido inverno; a causa di un’implacabile malattia che non le dà tregua, esclamerà: «Sono macinata come un chicco di grano» e «la mia missione è essere malata».
Senza potere. Se la superiora delle suore di Nevers dirà: «Non è buona a nulla», lei si definisce: «Sono come una scopa dietro la porta». Di fronte ai continui interrogatori, si limita ad affermare: «Non sono stata incaricata di farvi credere, ma di riferirvi».
Senza sapere. Non sapendo né leggere né scrivere, a 14 anni non ha ancora fatto la prima comunione. Quando riferirà al parroco che la Signora le ha confidato: «Io sono l’Immacolata Concezione», incredulo e spaventato, egli si domanda: «Come può un’ignorantella sapere del nuovo dogma mariano?».
Dotata di generosità e di molto buon senso, trasmette fedelmente il messaggio penitenziale della Vergine, che il 23 febbraio tre volte ripete: «Penitenza, penitenza, penitenza!», e a lei chiede: «Pregherai Dio per i peccatori; va’ a baciare la terra per la conversione dei peccatori; va’ a bere alla sorgente e a lavarti», segno che la Signora vuole il sollievo e la guarigione dei malati immersi in quell’acqua.

P. Sergio Gaspari, monfortano

VERSO LA GIORNATA DELLE VOCAZIONI

«Il Signore continua oggi a chiamare a seguirlo. Non dobbiamo aspettare di essere perfetti per rispondere il nostro generoso “eccomi”, né spaventarci dei nostri limiti e dei nostri peccati, ma accogliere con cuore aperto la voce del Signore. Ascoltarla, discernere la nostra missione personale nella Chiesa e nel mondo, e infine viverla nell’oggi che Dio ci dona»
(Dal Messaggio di Papa Francesco per la 55ma Giornata Mondiale delle Vocazioni 2018).

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, nella certezza che il Signore ci risponda quando lo invochiamo, con la pace del cuore eleviamo serenamente le nostre invocazioni al Padre.

Preghiamo insieme, dicendo: Signore, nostra vita, ascoltaci.

1. La Chiesa renda sempre testimonianza della risurrezione del Signore, confortando gli animi desolati e disorientati con la serena certezza che Dio non abbandona chi persevera nella fede. Preghiamo:

2. I nuovi battezzati nella Veglia Pasquale siano i primi annunciatori della gioia di passare dalla cecità spirituale alla fede in Dio, che permette di scorgere la sua presenza in ogni persona e avvenimento della storia. Preghiamo:

3. Quanti sono alla ricerca di un segno da parte di Dio possano scorgere nella Parola annunciata e nel Pane spezzato il segno vivo e vero della sua azione nella vita dell’umanità. Preghiamo:

4. La nostra comunità testimoni che la luce di Cristo dissipa le tenebre di ogni incredulità, paura o tristezza e ha la forza di irradiare fede, speranza e suscitare il vero servizio di carità. Preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - O Padre, continua a manifestarti a noi nel tuo Figlio Gesù Cristo: egli, il Risorto dalle tenebre della morte, vigili sui passi di ogni uomo e accompagni il cammino di vita di quanti confidano in lui. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

A - Amen.

III SETTIMANA DI PASQUA

16 L Beato chi cammina nella legge del Signore. La folla, come a volte anche noi, va in cerca di Gesù perché egli risolve i loro problemi e non per la sua Parola di verità. S. Bernardette Soubirous; S. Benedetto G. Labre. At 6,8-15; Sal 118,23-24.26-27.29-30; Gv 6,22-29. (Oggi ricordiamo i 160 anni della apparizione della Vergine Maria a santa Bernardette).

17 M Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito. Stefano ha compreso la novità del cristianesimo e ne ha accettato le conseguenze fino a morire come il suo Signore, S. Simeone Bar Sabba’e; S. Acacio; S. Kateri Tekakwhita. At 7,51 – 8,1a; Sal 30, 3-4.6-8.17.22; Gv 6,30-35.

18 M Acclamate Dio, voi tutti della terra. Il libro degli Atti presenta una novità importante per il cristianesimo, l’inizio della sua diffusione fuori da Gerusalemme e nel mondo intero. S. Galdino; S. Atanasia; B. Sabina Petrilli. At 8,1b-8; Sal 65,1-7; Gv 6,35-40.

19 G Acclamate Dio, voi tutti della terra. Il discorso di Filippo con l’eunuco mostra che attraverso la Chiesa e la grazia divina si può accogliere la verità del Vangelo. S. Leone IX; S. Elfego; B. Bernardo. At 8,26-40; Sal 65,8-9.16-17.20; Gv 6,44-51.

20 V Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. Inizia il racconto su Paolo che da grande persecutore della Chiesa diviene grande annunciatore del Signore risorto. S. Aniceto; S. Agnese da Montepulciano. At 9,1-20; Sal 116,1-2; Gv 6,52-59.

21 S Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? La figura di Gesù la si può accogliere solamente nella fede e, in particolare, nell’Eucaristia. S. Anselmo (m.f.); S. Corrado da Parzham. At 9,31-42; Sal 115,12-17; Gv 6,60-69.

[22 D IV Pasqua / B (S. Leonida) At 4,8-12; Sal 117,1.8-9.21-23.26.28-29; 1 Gv 3,1-2; Gv 10,11-18]. Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni. 

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: Cristo, nostra Pasqua (545); Mio Signore, gloria a te (554).
Salmo responsoriale: Ritornello: Sei tu la mia luce (97); G. Assandri.
Processione offertoriale: Camminando con te (540).
Comunione: Mistero della cena (678). Emmaus ( 644).
Congedo: Regina caeli (591).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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