17 dicembre 2017

Questa domenica è all’insegna della gioia: «Rallegratevi, il Signore è vicino». La nascita del Salvatore Gesù apre alla speranza i poveri, gli esclusi, gli emarginati; non possiamo far la parte di coloro che rimangono indifferenti verso questi fratelli disagiati.

«RALLEGRATEVI SEMPRE NEL SIGNORE»

Commento - Disegno: Stefano Pachì
IN seguito alla colpa originale, tutta l’umanità ne porta e ne sente le pesanti conseguenze, che la spingono ad alimentare sotto diverse forme il profondo desiderio di un intervento divino che la sollevi dalla sua caduta. L’Antico Testamento ne è un testimone qualificato attraverso i suoi profeti, che mantengono vivo il desiderio e la speranza di tempi migliori. Isaia, in particolare, ne vede già l’attuazione, dichiarando di aver ricevuto «lo spirito del Signore Dio» attraverso una speciale consacrazione “con l’unzione” e la conseguente missione di “portare il lieto annunzio ai miseri”, annunzio di libertà e di “grazia” (I Lettura).
L’evangelista Giovanni proclama la manifestazione salvifica del Verbo e la conferma con la testimonianza diretta del precursore Giovanni, che presenta se stesso come continuatore della missione di Isaia e annuncia solennemente: l’Atteso sta “in mezzo a voi” (Vangelo). San Paolo richiede la dovuta attenzione circa “lo Spirito e le profezie”, per sempre presenti nella comunità cristiana, che ha tutti i motivi per essere sempre lieta e per rendere grazie in ogni cosa (II Lettura).

Tarcisio Stramare, osj

DA UN SOGNO DI SAN FRANCESCO

UNA speciale “connessione” da circa 800 anni unisce Betlemme e Greccio quali luoghi di spiritualità natalizia, amore per la Natività, legame per tutti i presepi che da secoli raccontano il mistero della venuta di Gesù in terra. Un legame che ha preso forma nel cuore e nell’anima di san Francesco d’Assisi, che provava nei confronti di Betlemme, il luogo della nascita di Gesù una specialissima devozione.
Dopo l’incontro con Papa Onorio III nell’autunno del 1223 dal quale ebbe l’approvazione della Regola e il permesso di rappresentare la Natività presso il suo eremo di Greccio, Francesco interpellò Giovanni Velita dicendogli: «Voglio celebrare teco la notte di Natale… Voglio vedere almeno una volta, con i miei occhi, la nascita del Divino Infante».
E quando arrivò Natale tutto era pronto, con la Grotta ed i personaggi – a partire dalla Madonna, san Giuseppe e il Bambinello, – tutti collocati al loro posto secondo la tradizione evangelica. Accorsero a vedere la scena tutti gli abitanti di Greccio e i Frati, portando in mano torce accese e ceri luminosi. L’ultimo ad arrivare fu Francesco che al cospetto della Grotta si compiacque, soffermandosi a lungo in preghiera con gli occhi pieni di lacrime per la commozione. Greccio da quel primo Natale fu così chiamata la nuova Betlemme.

(Cfr Rivista “San Francesco”,dicembre 2016, Basilica Francesco d’Assisi. Padre Enzo Fortunato)

I PAPI DI FATIMA / 6

Giovanni Paolo I - foto Ansa
Giovanni Paolo I (1978). Il Papa del sorriso. Da Patriarca di Venezia Albino Luciani si reca in pellegrinaggio a Fatima il 10 luglio 1978. A Coimbra, presso le Carmelitane incontra suor Lucia. Il Patriarca rimane da solo a colloquio con la suora per più di un’ora. Così ricorda: «La suora è piccolina, è vispa. Parlando, rivela una grande sensibilità per tutto quel che riguarda la Chiesa d’oggi con i suoi problemi». Ma suor Lucia (come testimonia il fratello Edoardo Luciani) gli avrebbe anche predetto il breve pontificato (33 giorni) e la morte improvvisa (il 28 settembre 1978).

Bruno Tamai ssp

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, il Natale ormai vicino illumina il nostro itinerario di Avvento con sentimenti di gioia e di speranza per il grande dono che Dio Padre ha fatto all’uomo: suo Figlio Gesù che nasce per salvarci.

Pieni di riconoscenza diciamo: Assemblea - Vieni, Signore Gesù.

1.
Perché la Chiesa, anche in mezzo a persecuzioni e consolazioni, sia sempre portatrice del messaggio di Cristo, che apre a tutti prospettive di pace e di fiducia nello Spirito e offre una prospettiva di salvezza, preghiamo:

2. Perché coloro che governano le Nazioni siano consapevoli della missione e delle responsabilità ricevute e collaborino al progetto di Dio, che vuole un mondo accogliente per ogni uomo e donna, preghiamo:

3. Perché i giovani trovino cristiani adulti nella fede, uomini autentici in grado di rispondere alle loro presenti e future necessità, a livello personale e sociale, preghiamo:

4. Perché questa comunità, dall’ascolto della Parola di Dio e dal dono del Pane di vita, tragga ispirazione e proposte di bene per tutti coloro che vivono nella nostra terra e nel nostro tempo, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C -
O Dio, che sei il liberatore dei poveri, vieni incontro alle speranze di quanti ti cercano con cuore sincero e dona a tutti i tuoi figli di esultare, insieme nello Spirito, per la venuta del Salvatore, Gesù Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli.

A - Amen.

III SETTIMANA DI AVVENTO - 2017

18 L Feria di Avvento. Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace. Giuseppe non ha generato Gesù, concepito in Maria per opera dello Spirito Santo. Il suo stato di “sposo di Maria”, tuttavia, lo costituisce a tutti gli effetti “padre” di Gesù: dovrà imporgli il nome, con tutti i diritti e doveri che ne conseguono. S. Gaziano; S. Malachia pr. Ger 23,5-8; Sal 71,1-2.12-13.18-19; Mt 1,18-24.

19 M Feria di Avvento. Canterò senza fine la tua gloria, Signore. Luca, che scrive per i pagani convertiti, inserisce la venuta di Gesù nello scenario religioso dell’Antico Testamento: Gerusalemme, il tempio, il sacrificio, l’incenso, un’apparizione, un “precursore” profetico. S. Anastasio; B. Urbano V. Gdc 13,2-7.24-25a; Sal 70,3-6.16-17; Lc 1,5-25.

20 M Feria di Avvento. Ecco, viene il Signore, re della gloria. In contrasto alla grandiosità di quanto lasciava intuire la descrizione del Precursore, l’evento atteso avviene nel nascondimento: un paesino di confine e un’umile giovane sposa, che accetta docilmente la sua missione, dichiarandosi “serva del Signore”. S. Liberale di Roma; B. Vincenzo Romano. Is 7,10-14; Sal 23,1-6; Lc 1,26-38.

21 G Feria di Avvento. Esultate, o giusti, nel Signore; cantate a lui un canto nuovo. Il movimento del “Precursore”, ancora nel seno materno, rivela che la “gioia” anima ormai il mondo. Elisabetta esalta la fede di Maria, che «ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». S. Pietro Canisio; S. Michea pr. Ct 2,8-14 opp. Sof 3,14-17; Sal 32, 2-3.11-12.20-21; Lc 1,39-45.

22 V Feria di Avvento. Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore. Maria professa la sua umiltà, lodando Dio per le grandi cose operate in lei. È Dio che ha soccorso il suo servo Israele, adempiendo le sue promesse. Alla radice di tutto c’è la sua misericordia. S. Francesca Cabrini. 1Sam 1,24-28; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 1,46-55.

23 S Feria di Avvento. Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza. L’evangelista non perde occasione per porre in risalto la “grande misericordia” di Dio, che ha portato a compimento sia il segno dato a Zaccaria che quello dato a Maria, riguardanti la nascita dei rispettivi figli. S. Giovanni da Kety. Ml 3.1-4.23-24; Sal 24,4-5.8-10.14; Lc 1,57-66.

[24 D IV Domenica di Avvento / B (S. Delfino) 2 Sam 7,1-5.8b-12.14.16; Sal 88,2-5.27.29; Rm 16,25-27; Lc 1,26-38].

Tarcisio Stramare, osj

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009, 5 Ristampa. 

Inizio: O Redentore dell’uomo (454); Si accende una luce (458).
Salmo responsoriale: Ritornello: M° A: Parisi; Si allieta il mio spirito in Dio (162).
Processione offertoriale: Vieni in mezzo a noi (759).
Comunione: Vieni fra noi (758); Ti preghiam con viva fede (460).
Congedo: Cristo, splendore del Padre (634).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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