III DOMENICA DI AVVENTO / A

La promessa del profeta Isaia si avvera in Cristo: è lui che porta a tutti la gioia e la vita. Ma bisogna accoglierlo con animo povero e ben disposto. Ecco ciò che rende grandi nel regno di Dio.

ACCOGLIAMO IL VANGELO DELLA GIOIA

Gesù agli inviati del Battista, in carcere,risponde che la sua missione è rivolta aipoveri e a quelli che non contano.È L’ESULTANZA la nota di questa domenica, chiamata Gaudete, cioè “rallegratevi”, perché il Natale del Signore è vicino. Alla gioia proclamata da Isaia (I Lettura): «Si rallegrino il deserto e la terra arida», fa eco la seconda lettura nella quale l’apostolo Giacomo raccomanda: «Rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina!». Il Vangelo, nella persona del Battista, ci presenta la caratteristica della gioia cristiana: non ha nulla di squillante, ma porta con sé i tratti del dubbio, del dolore, abitati però dalla speranza. Infatti, il Battista, nel buio del suo carcere, ha un momento di smarrimento e manda a chiedere se sia Gesù il Messia atteso. Teme di essersi sbagliato. Come risposta il Cristo cita la Scrittura che si realizza, la promessa di Dio mantenuta: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, ai poveri è annunciata la buona novella. La gioia per i credenti ha la sua origine nella fede, dentro la Scrittura, nella speranza delle promesse di Dio realizzate in Cristo. Spesso la gioia del credente è una gioia crocifissa, ma nella fede è anche vero che il credente è crocifisso alla gioia!

Elide Siviero

Gesù agli inviati del Battista, in carcere, risponde che la sua missione è rivolta ai poveri e a quelli che non contano.

CON LE ANTIFONE MAGGIORI

Presepio spagnolo.

16 dicembre: «Ecco verrà il Re, il Signore della terra, che toglierà il giogo della nostra schiavitù».Il Figlio di Dio si fa figlio dell’uomo per restituire dignità e libertà a chi lo segue. Letture: Genesi 3,1-4; Romani 1,18-26.

17 dicembre: «O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo, ti estendi ai confini del mondo e tutto disponi con soavità e forza, vieni, insegnaci la via della saggezza ». Ci rivolgiamo a Cristo perché ci conduca fino al totale rinnovamento del mondo nel giorno del giudizio. Letture: Genesi 3,14-20; Romani 5,12-21.

18 dicembre: «O Signore, guida della casa d’Israele, che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto e sul monte Sinai gli hai dato la legge, vieni a liberarci con braccio potente». Colui che sta per venire è il Messia, ed è anche colui che viene a ridare la vita al suo popolo. Letture: Genesi 17,15-23; Romani 4,13-23.

19 dicembre: «O Germoglio di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli. Tacciano davanti a te i re della terra e le nazioni ti invochino: vieni a liberarci, non tardare ». Il profeta Isaia vede il Messia che si innalza come “segno per i popoli”. Egli porterà la giustizia e la pace. Letture: Deuteronomio 15,13-20; Atti 3,17-26.

20 dicembre: «O Chiave di Davide, scettro della casa d’Israele, che apri, e nessuno può chiudere, chiudi e nessuno può aprire, vieni, libera l’uomo prigioniero, che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte». Al Messia spetta il compito di aprire la porta del regno o di chiuderla. Noi lo chiamiamo: vieni a liberarci. Letture: Isaia 28,14-20; Romani 10,5-11.

21 dicembre: «O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia, vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte». È l’immagine del ritorno di Cristo alla fine dei tempi, quando lo splendore della sua luce avrà vinto le tenebre che ancora offuscano le anime e i cuori. Letture: 1Samuele 2,1-10; Luca 1,26-38.

22 dicembre: «O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni, pietra angolare che riunisci i popoli in uno, vieni e salva l’uomo formato dalla terra». La Chiesa chiede a Cristo di venire a salvare l’uomo che Dio aveva modellato a sua immagine, ma che il peccato aveva rovinato. Letture: Isaia 9,1-6; Luca 1,39-45.

23 dicembre: «O Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli, vieni a salvarci, o Signore nostro Dio». Il nostro vero legislatore è Cristo che ci ha liberati dal giogo della Legge. Giudei e pagani riuniti lo attendono come loro re e salvatore. Letture: Isaia 7,10-16; Matteo 1,18- 25.

24 dicembre: «Quando sarà sorto il sole nel cielo, vedrete il Re dei re, che procede dal Padre, come sposo che sorge dal suo riposo». Il Re, salvatore e sposo, viene da Betlemme per nutrire il suo gregge con il pane del cielo. Letture: Michea 5,1-5; Luca 2,1-8.




Foto: Presepio spagnolo.

PREGA CON IL VANGELO

«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via» (Mt 11,10). Signore Gesù, manda anche noi, come Giovanni Battista, ad annunciarti con coraggio. Rendici umili messaggeri della tua venuta e aiutaci a preparare la “tua via” con fede sincera sulle strade che percorriamo quotidianamente.
Letizia Battaglino

PREGHIERA DEI FEDELI

(si può adattare)


C - Fratelli, noi che abbiamo conosciuto la gioia che nasce dalla fede, invochiamo il Signore affinché gli uomini del nostro tempo possano incontrarlo nel Bambino che attendiamo.


Lettore - Preghiamo insieme e diciamo:

Assemblea - Dio della gioia, ascolta la nostra preghiera.

1Per la santa Chiesa: perché testimoni ad ogni uomo e donna il Vangelo della gioia, annunciando il Signore che viene a ridonare speranza all’umanità smarrita, senza fiducia e stanca. Preghiamo.

2.Per quanti lavorano alla difesa dei poveri e degli emarginati: perché non si affievolisca la loro speranza, ma sostenuti dalla fiducia, vivano fino in fondo il Vangelo della carità. Preghiamo.

3.Per i battezzati: perché sappiano perseverare nella pazienza e nella fiducia, attendendo il Signore che viene, certi che il regno di Dio si costruisce giorno per giorno. Preghiamo.

4.Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia: perché rendiamo credibile il gioioso annuncio del Cristo salvatore, impegnandoci nella liberazione dell’uomo da ogni schiavitù. Preghiamo.


Intenzioni della comunità locale.


C - O Dio Padre, che sei il liberatore dei poveri, vieni incontro alle speranze di quanti ti cercano con cuore sincero, e dona a tutti i tuoi figli di esultare nello Spirito per la venuta del Salvatore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.


A - Amen.

III SETTIMANA DEL TEMPO DI AVVENTO

(16-21 dicembre) Liturgia delle Ore: III settimana

16 L  Fammi conoscere, Signore, le tue vie. Oppure: Sei tu, Signore, la via della vita. Il problema dell’autorità è della massima importanza. Poiché il pericolo è quello di rovesciare le parti, bisogna controllare sempre la sua origine, per evitare che l’autorità degli uomini venga anteposta a quella di Dio. Sant’Aggeo, profeta; Santa Adelaide. Nm 24,2-7.15-17; Sal 24,4-9; Mt 21,23-27.


17 M Feria di Avvento  Venga il tuo regno di giustizia e di pace. Attraverso la genealogia, Matteo intende testimoniare che Gesù, nonostante sia stato concepito per opera dello Spirito Santo, è “il Cristo”; egli, infatti, discende legittimamente da Davide attraverso Giuseppe, “lo sposo di Maria”. San Malachia, profeta. Gen 49,2.8-10; Sal 71,1-4.7-8.17; Mt 1,1-17.


18 M Feria di Avvento. Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace. L’autorità angelica conferma il matrimonio di Giuseppe con Maria, e conseguentemente il diritto paterno di Giuseppe sul figlio di Maria, al quale dovrà imporre il nome di Gesù, inserendolo così nella genealogia davidica. San Gaziano; B. Nemesia Valle. Gen 23,5-8; Sal 71,1-2.12-13.18-19; Mt 1,18-24.


19 G Feria di Avvento. Canterò senza fine la tua gloria, Signore. La figura di Giovanni, con la quale Luca inizia il suo vangelo, è grande e importante; il suo ruolo profetico, simile a quello profetico di Elia, è richiesto dall’imminenza dell’Incarnazione, che deve essere in modo adeguato preparata.Sant’Anastasio I; Beato Urbano V.Gdc 13,2-7.24-25; Sal 70,3-6.16-17; Lc 1,5-25.


20 V Feria di Avvento. Ecco, viene il Signore, re della pace. «Discese dal cielo, si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo». È il mistero dell’Incarnazione del Verbo, che professiamo solennemente nel Credo. Non c’è notizia al mondo che possa lontanamente paragonarsi all’annuncio di Luca.San Liberale di Roma; Beato Vincenzo Romano. Is 7,10-14; Sal 23,1-6; Lc 1,26-38. 


21 S  Feria di Avvento. Esultate, o giusti, nel Signore; cantate a lui un canto nuovo. L’Incarnazione è proprio il “Vangelo”, ossia “la buona Notizia”, “il lieto Annunzio”, che fa sussultare di gioia il bambino Giovanni nel grembo di sua madre Elisabetta, la quale, ricolma di Spirito Santo, proclama Maria “beata”, perché ha creduto. San Pietro Canisio. Ct 2,8-14; Opp. Sof 3,14-17; Sal 32,2-3.11-12.20-21; Lc 1,39-45.

Tarcisio Stramare, osj

[22 D IV Domenica di Avvento / A (Santa Francesca Saverio Cabrini) Is 7,10-14; Sal 23,1-6; Rm 1,1-7; Mt 1,18-24].

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Gloria in cielo (68); Noi canteremo gloria a te (294).
Salmo responsoriale: modulo musicale del M°
G. Liberto; Oppure: Cantate al Signore (262).
Processione offertoriale: Il cielo narra la tua gloria (282).
Comunione: O tu che dormi, destati! (71); I cieli narrano (281).
Congedo: Luce sul cammino (292).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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