24 gennaio 2016

Oggi siamo qui radunati per ascoltare la Parola di Dio e quindi viverla. Alla luce del Concilio e dell’Anno Santo della Misericordia siamo invitati a formare, malgrado le nostre diversità, un solo popolo e un solo corpo: quello di Cristo.

GESÙ: «OGGI SI È COMPIUTA QUESTA SCRITTURA»

Gesù venne a Nazaret...

DUE scene complementari dominano il lezionario odierno. La prima narra che, dopo l’amara esperienza dell’esilio e la ricostruzione di Gerusalemme, davanti al popolo avviene la benedizione del Signore e una solenne liturgia della Parola: la lettura del libro della Legge, la spiegazione del senso e la comprensione del testo. Da questo triplice momento sbocciano tre atteggiamenti: le lacrime della conversione, segno del perdono divino; l’invito ad aprire le labbra al sorriso, a canti di gioia, a indire banchetti, poiché «questo giorno è consacrato al Signore »; e l’esortazione a mandare porzioni di cibo a quelli che nulla hanno di preparato (I Lettura).
La seconda scena nella sinagoga di Nazaret. Anche Gesù legge la Bibbia, un brano di Isaia, annuncio di salvezza e di liberazione. Dopo la lettura tutti attendono la sua omelia, ma egli non pronuncia che una sola frase: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi» (Vangelo). Queste due scene bibliche evocano la Cena eucaristica che si perpetua nella Messa domenicale, “giorno del Signore”.
Sergio Gaspari, smm

DAR DA BERE AGLI ASSETATI

opere di misericordia 2

Foto Marcato

LA Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
quest’anno guarda, in particolare, al cammino dei migranti che, in questi ultimi mesi, si è incrociato ancora più intensamente con quello dei rifugiati, cioè di chi è in fuga da 33 guerre in atto nel mondo, da disastri ambientali sempre più frequenti, da persecuzione politica e religiosa.
Le immagini di questi mesi, che hanno alternato gesti di solidarietà e accoglienza a paure e nuovi muri che si sono innalzati ai confini dell’Europa nei confronti dei migranti, unitamente alle parole di papa Francesco, all’Angelus di domenica 6 settembre 2015, che invitavano “ogni parrocchia, casa religiosa, monastero, santuario d’Europa” ad accogliere una famiglia di richiedenti asilo e rifugiati, hanno interpellato la nostra coscienza a costruire cammini rinnovati di incontro e di accoglienza con i migranti e i rifugiati, quale ‘segno concreto’ di una Chiesa della misericordia.
In ogni nostra comunità, in questo anno giubilare straordinario, alla luce della spiritualità del Concilio Vaticano II, siamo chiamati a una ‘fantasia della misericordia’, che sappia tradurre in gesti rinnovati, semplici e concreti, l’opera di misericordia corporale ‘ero forestiero e mi avete ospitato’.
Mons. Giancarlo Perego Direttore generale Migrantes – segreteria@migrantes.it – tel. 06.6617901

MISERICORDIA E CONVERSIONE

Il tema della Misericordia, con il quale papa Francesco ha introdotto la Chiesa nel cammino giubilare, potrà essere un momento di vera grazia per tutti i cristiani. Sarà anche un richiamo a continuare nell’impegno di una nuova evangelizzazione e nella conversione pastorale di tutta la Chiesa alle molte necessità degli uomini di oggi e alle difficili situazioni in cui possono trovarsi.

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli, riconoscenti al Signore per il dono della sua Parola, rivolgiamo ora a Dio, Padre misericordioso, la nostra comune e sincera preghiera.

Preghiamo insieme e diciamo:

A - Signore, ascolta, la nostra supplica.

1. Per la santa Chiesa, perché sia sempre missionaria e porti ai pagani del nostro tempo in questo Anno Santo il Vangelo della salvezza, preghiamo:

2. Per tutti i popoli della terra, perché illuminati dalla sapienza dello Spirito riconoscano in Gesù Cristo l’inviato del Padre e siano radunati nell’unica Chiesa, preghiamo:

3. Per tutti i credenti in Cristo, perché in ogni situazione si aprano al dialogo fraterno per le persone che incontrano nel loro cammino, preghiamo:

4. Per tutti noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché impariamo a perdonare per essere perdonati e diventare costruttori di riconciliazione di pace, preghiamo: (Intenzioni della comunità locale).

C - Apri, o Padre, i nostri orecchi alla tua voce, i nostri cuori alla tua Parola, perché siamo ricchi della gioia che viene da te. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

III SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

25 L Conversione di S. Paolo apostolo. Festa (bianco). Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. La conversione di san Paolo ci fa comprendere che cosa significhi credere: non aderire a una dottrina, ma incontrare una persona, il Cristo risorto. S. Anania; B. Antonio Migliorati. At 22,3-16 opp. At 9,1-22; Sal 116,1-2; Mc 16,15-18.

26 M Ss. Timoteo e Tito, vescovi. Memoria (bianco). Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore. Tito e Timoteo sono diventati santi per aver seguito Gesù ed essersi donati totalmente a lui. Significative le lettere che Paolo ha indirizzato a loro pastori dei fedeli. S. Paola; S. Alberico. 2Tm 1,1-8 opp. Tt 1,1-5; Sal 95,1-3.7-8.10; Lc 10,1-9.

27 M La bontà del Signore dura in eterno. Gesù si pone il problema di come chi ascolta la sua parola la accolga e la metta a frutto: una questione valida ancora oggi. S. Angela Merìci (m.f.); S. Vitaliano; S. Giuliano da Sora. 2Sam 7,4-17; Sal 88,4-5.27-30; Mc 4,1-20. Giornata memoria della Shoah.

28 G S. Tommaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa. Memoria (bianco). Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre. La fede che abbiamo ricevuto è simile una lampada che deve illuminare la nostra esistenza e le persone che ci stanno accanto. B. Olga Olimpia. 2Sam 7,18-19.24-29; Sal 131,1-5.11-14; Mc 4,21-25.

29 V Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Il peccato di Davide mostra come i doni che Dio ci dà possono non fruttificare a sufficienza a causa del nostro peccare. Ss. Pàpia e Mauro; S. Sulpicio Severo; S. Afraate. 2Sam 11,1-4a.5-10a.13-17; Sal 50,3-7.10-11; Mc 4,26-34.

30 S Crea in me, o Dio, un cuore puro. La fede non mette al riparo dagli avvenimenti negativi della vita, ma aiuta a interpretarli nell’ottica di Dio. S. Martina; S. Giacinta Marescotti; B. Sebastiano Valfrè. 2Sam 12,1-7a.10-17; Sal 50,12-17; Mc 4,35-41. Enrico Maria Beraudo

[31 D IV Domenica del T. O. / C (S. Giovanni Bosco; S. Geminiano). Ger 1,4-5.17-19; Sal 70,1-6.16-17; 1Cor 12,31 – 13,13; Lc 4,21-30].

Ricorda: 31 gennaio 2016, la 63° Giornata mondiale dei malati di Lebbra. Migliaia di volontari torneranno in piazza per offrire il “miele della solidarietà”. Con il ricavato delle offerte di queste iniziative verranno finanziati i progetti a favore di malati ed ex malati di lebbra.

Salmo responsoriale e accompagnamento



PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: Sorgi, sole di giustizia (303); Noi veniamo a te (296).
Salmo responsoriale:
da Il canto del Salmo (ElleDiCi, Leumann 2011); Ritornello: A te, Signore, innalzo l’anima mia (41).
Processione offertoriale:
Cosa offrirti (272).
Comunione:
Per il tuo corpo (134); Come unico pane (348).
Congedo:
Maria, madre della Chiesa (217).

ACCOMPAGNAMENTO
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