1 marzo 2015

La Quaresima è tempo privilegiato dell’ascolto: ce lo ricorda la preghiera iniziale (Colletta), facendo eco alla voce del Padre sul monte della Trasfigurazione. Ci viene chiesto un ascolto orante, che si traduce in una pratica fedele, per essere trasfigurati dalla luce della Pasqua.

«QUESTI È IL FIGLIO MIO, L’AMATO: ASCOLTATELO!»

Fu trasfigurato davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni… E apparve loro Elìa e Mosè con Gesù.

Fu trasfigurato davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni… E apparve loro Elìa e Mosè con Gesù.

COSA risuonò nel cuore di Abramo di fronte alla richiesta crudele di uccidere il figlio? Noi sappiamo come andò a finire e siamo consapevoli che Dio non voleva uccidere Isacco. La posta in gioco era altissima: Dio doveva accertarsi che il suo patriarca potesse condurre il popolo sulla via della vita. Se Abramo avesse agito secondo i meschini calcoli umani, avrebbe provocato non solo la morte di suo figlio Isacco, ma anche quella del popolo intero (I Lettura). San Paolo annuncia alla comunità di Roma l’immenso amore del Padre che invia il Figlio per la nostra salvezza. Dio stesso, quindi, accetta di farsi vulnerabile attraverso Gesù Cristo, che soffrirà tentazione e morte, restando fedele al suo amore per l’umanità. Per questo possiamo dire con Paolo che Dio è con noi (II Lettura). Noi tutti possiamo portare le vesti splendenti e gloriose del Cristo (Vangelo). Siamo chiamati a indossare la veste bianca, che ci fu consegnata nel giorno del Battesimo, senza macchia, e purificarla nella misericordia divina. Così, una volta liberati dalle catene del peccato, potremo essere luce del mondo (Salmo).

Fr Gianfranco Tinello, ofm. Cap

LA VIA CRUCIS

«Gesù cade sotto la croce», illustrazione di Giorgio Trevisan 2014,

«Gesù cade sotto la croce», illustrazione di Giorgio Trevisan 2014,

LA “Via Crucis” è un esercizio di pietà, molto amato dai cristiani. Esso ripercorre l’ultimo tratto del cammino fatto da Gesù durante la sua vita terrena, dalla condanna a morte al Calvario fino alla crocifissione, morte e sepoltura. I primi cristiani, e poi numerosi pellegrini, si recavano a Gerusalenme per venerare la via dolorosa di Gesù. Non potendo però recarsi nella Giudea, si introdusse in Occidente l’usanza di commemorare la Passione del Redentore percorrendo un dato cammino e soffermandosi dinanzi alle varie rappresentazioni (14 “stazioni”). Storicamente, la pratica della “Via Crucis” risale al Medio Evo inoltrato. San Bernardo di Chiaravalle (+ 1153), san Francesco d’Assisi (+ 1226) e san Bonaventura da Bagnoregio (+ 1274), prepararono il terreno su cui sarebbe sorto il pio esercizio. Nella sua forma attuale è attestata nella prima metà del secolo XVII in Spagna, soprattutto in ambienti francescani, successivamente in Italia. Qui incontrò un convinto ed efficace propagatore in san Leonardo da Porto Maurizio (+ 1751), frate minore: egli eresse oltre 572 “Via Crucis”, delle quali è rimasta famosa quella eretta nel Colosseo, su richiesta di papa Benedetto XIV, il 27 dicembre 1750. Partecipando alla “Via Crucis”, ogni cristiano si unisce alla Passione di Cristo e, restando sotto la sua Croce come la Madre e il Discepolo, accoglie le ultime parole di Gesù e il dono della sua vita per la salvezza del mondo.
Mons. Giuseppe Greco

IN PREGHIERA CON IL SALMO 115-116

Salendo sul monte della tua gloria, fa' che i nostri occhi si volgano a te, Signore. Solo così i nostri peccati non ci ostacoleranno e le nostre paure non bloccheranno il camino. Invocando il tuo nome, sperimenteremo la tua presenza. Tu cammini con il tuo popolo: a te la nostra lode senza fine!

Intenzioni: Marzo

Universale: Perché quanti sono impegnati nella ricerca scientifica si pongano al servizio del bene integrale della persona umana.
Per l’evangelizzazione: Perché sia sempre riconosciuto il contributo proprio della donna alla vita della Chiesa.
Vescovi: Perché l’impegno quaresimale ci educhi ad uno stile di sobrietà e di condivisione.
Mariana: La Vergine Immacolata ci renda forti contro il male.

7 marzo - Sante Perpetua e Felicita

Perpetua era una colta matrona ventiduenne, di Cartagine, sposata e madre di un bambino; Felicita era figlia di suoi servi, ed era in gravidanza avanzata. Durante le persecuzioni di Settimio Severo (III secolo), furono imprigionate mentre si preparavano a ricevere il battesimo. Il racconto del loro martirio, che forse è stato rielaborato da Tertulliano, ha fatto di loro un importante «seme di vita cristiana» in Africa. Si ricordano nel Canone della Messa (la prima preghiera eucaristica), insieme con Lucia, Agnese, Cecilia e Anastasia.
Luigi Giovannini, ssp

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle, rendiamo grazie a Cristo
che oggi rifulge nella sua divinità. Fiduciosi nella
sua potente maestà divina, innalziamo le nostre
preghiere.

Riuniti nella santa assemblea invochiamo la sua potente presenza e diciamo:

A - Per la tua divinità, ascoltaci, o Signore.


1.  Per il Papa Francesco, i vescovi, i sacerdoti e i diaconi, affinché sappiano coltivare momenti di intensa preghiera e favoriscano una feconda azione apostolica. Preghiamo.

2. Per le istituzioni civili e militari, perché sappiano riconoscere in ogni uomo la dignità, e decidano di agire secondo giustizia, poiché il Figlio di Dio non disdegnò di affrontare la morte per la salvezza di tutti gli uomini. Preghiamo.

3. Per gli uomini e le donne del nostro tempo, perché rispondano ai progetti di Dio anche quando la fede vacilla. Preghiamo.

4. Per noi qui riuniti attorno all’altare, perché riconosciamo la tua divinità nel pane eucaristico, pane del cammino e farmaco d’immortalità. Preghiamo.

Intenzioni della comunità locale.

C - O Padre d’immensa bontà, le preghiere che ti abbiamo rivolto ci donino la speranza cristiana e la forza per cooperare al tuo disegno di salvezza per l’umanità. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

II SETTIMANA DI QUARESIMA

2 L Signore, non trattarci secondo i nostri peccati. Gesù esorta i suoi a imitare il Padre con l'esercizio della sua misericordia: essere misericordiosi, non giudicare, perdonare, dare senza misura. S. Troadio; B. Carlo Bono; S. Angela della Croce. Dn 9,4b-10; Sal 78,8-9.11.13; Lc 6,36-38.

3 M A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio. Seguire l’unica guida, il Maestro divino Gesù: ecco il nostro compito per essere coerenti. Ss. Marino e Asterio; S. Cunegonda; B. Innocenzo da Berzo Scalvinoni. Is 1,10.16-20; Sal 49,8-9.16b-17.21.23; Mt 23,1-12.

4 M Salvami, Signore, per la tua misericordia. Gesù confida ai Dodici quanto lo attende e ci mostra che la via cristiana non è potere, ma servizio. S. Casimiro; B. Umberto di Savoia; S. Giovanni Antonio Farina. Ger 18,18-20; Sal 30,5-6.14-16; Mt 20,17-28.

5 G Beato l'uomo che confida nel Signore. Sulla scia di Mosè e dei Profeti, Gesù ci addita la via: opzione privilegiata per i poveri e condivisione dei beni. S. Teofilo; S. Adriano di Cesarea; S. Virgilio. Ger 17,5-10; Sal 1,1-4.6; Lc 16,19-31.

6 V Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie. La sorte dei vignaioli infedeli rimprovera coloro che, pur avendo ricevuto dei doni, non li fanno fruttificare. S. Vittorino; S. Coletta Boylet; S. Marciano. Gen 37,3-4.12-13a.17b-28; Sal 104,16-21; Mt 21,33-43.45-46.

7 S Misericordioso e pietoso è il Signore. Il Padre celeste è misericordioso, pronto ad accogliere chi è pentito ed a far festa con chi ritorna con cuore sincero. Ss. Perpetua e Felicita; S. Gaudioso; S. Teresa Margherita Redi. Mi 7,14-15.18-20; Sal 102,1-4.9-12; Lc 15,1-3.11-32.

8 D III Domenica di Quaresima / B (S. Giovanni di Dio).
Es 20,1-17; Sal 18,8-11; 1Cor 1,22-25; Gv 2,13-25].

Pasquale Giustiniani

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI:
da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei 2009.
Inizio: Soccorri i tuoi figli (98); Cristo Gesù, Salvatore (273).
Ritornello al Salmo responsoriale del M° A. Parisi; Oppure: Rit. comune: Beato il servo (228).
Processione offertoriale: Conducimi tu (271).
Comunione: Se tu mi accogli (96); Tu, festa della luce (380).
Congedo: Nulla con te (366).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento

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