6 gennaio 2017
Nella sua nascita Gesù si è manifestato prima ai pastori e poi anche ai Magi, perché egli è venuto per tutti e non esclude nessuno. - Oggi si celebra la Giornata dell’Infanzia missionaria.
TI ADORERANNO, SIGNORE, TUTTI I POPOLI DELLA TERRA
L’EPIFANIA, che significa “manifestazione del Signore”, ha sempre rivestito un particolare significato per i cristiani: celebra e realizza l’incontro di Dio con l’uomo, è la festa dell’amore gratuito con cui Dio ha raggiunto l’umanità. I giudei sono tornati dall’esilio, Gerusalemme è stata ricostruita, il tempio è risorto. Isaia prevede e annuncia (I Lettura) i tempi messianici quando Gerusalemme, rivestita di splendore, sarà posta al centro dell’universo. Tutte le nazioni avanzeranno in corteo verso la città della luce e della speranza.
San Paolo, scrivendo agli Efesini, mette in rilievo (II Lettura) la missione che gli è stata affidata: annunciare al mondo il grande mistero, che cioè tutti i popoli sono chiamati alla salvezza in Gesù Cristo. Questo disegno di Dio ci riguarda da vicino: lavoriamo intensamente perché il suo Regno si estenda al mondo intero. Il Vangelo odierno racconta la venuta dei Magi a Betlemme, guidati dalla stella. Essendo al corrente dell’attesa di un salvatore da parte dei giudei, si sono messi in cammino dalle loro terre lontane per raggiungere la Giudea. La loro meta è Betlemme. Stando alle Scritture, è lì che deve nascere il Messia.
Domenico Brandolino, ssp
«L’AMORE DI CRISTO CI SPINGE VERSO LA RICONCILIAZIONE»
IL 31 ottobre a Lund (Svezia), avrà luogo la commemorazione ecumenica congiunta luterano-cattolica del 500esimo anniversario della Riforma, nel ricordo dell’affissione delle 95 tesi da parte di Martin Lutero nella cattedrale di Wittemberg.
«L’evento congiunto della Federazione Luterana Mondiale (LWF) e della Chiesa Cattolica Romana – si legge nel comunicato congiunto – intende mettere in evidenza i 50 anni di continuo dialogo ecumenico fra cattolici e luterani e i doni derivanti da tale collaborazione. La commemorazione cattolico- luterana dei 500 anni della Riforma si impernia sui temi del rendimento di grazie, del pentimento e dell’impegno nella testimonianza comune».
La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si celebra ogni anno tra il 18 e il 25 gennaio è senza dubbio uno dei frutti più belli di questo dialogo ecumenico che ha bisogno di essere proseguito e soprattutto stimato da tutti i credenti in Cristo. Per quest’anno 2017 il tema scelto è: «L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione» ed è stata la Germania, il paese che ha dato vita alla commissione mista, che ha preparato i testi per le celebrazioni della settimana.
Il testo biblico di riferimento è 2 Corinti 5,14-20, esso evidenzia, come ricorda l’introduzione biblica preparata dalla commissione, che «la riconciliazione è un dono che viene da Dio, inteso per l’intera creazione. Quale risultato dell’azione di Dio, la persona, che è stata riconciliata in Cristo, è chiamata a sua volta a proclamare questa riconciliazione in parole e opere».
AGLI ANIMATORI – Per la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani (18-25 gennaio) è uscito il sussidio – guida, a cura di Paoline Editoriale Libri e Centro Pro Unione, presso le Librerie religiose.
Ricorda: 50ma Giornata mondiale della Pace. 1° gennaio 2017: «La non violenza: stile di una politica per la pace». «Il moltiplicarsi dei focolai di violenza genera gravissime e negative conseguenze sociali – Papa Francesco coglie questa situazione nell’espressione “terza guerra mondiale a pezzi”». – Di fronte a tale scenario «la non violenza potrà assumere un significato più ampio e nuovo: non solo aspirazione, afflato, rifiuto morale della violenza, delle barriere, degli impulsi distruttivi, ma anche metodo politico realistico, aperto alla speranza».
LE BEATITUDINI
NEI Vangeli vi sono due redazioni delle Beatitudini: Matteo (5,1-11) e Luca (6,17-26). Matteo, che scrive per chi proviene dal giudaismo, presenta Gesù come il nuovo Mosè, come la vera guida del popolo, e quindi colloca il discorso di Gesù sul monte, il nuovo Sinai. Gesù “si pose a sedere”: è il “Maestro” che prende posto sulla cattedra.
Luca, invece, che scrive per chi proviene dal paganesimo, delinea la cornice esteriore in modo diverso: Gesù sta in piedi: per Luca stare in piedi è espressione della maestà e autorità di Gesù. Gesù parla in un luogo pianeggiante: espressione della vastità a cui Gesù manda la sua Parola.
Le Beatitudini non ci presentano un ideale per pochi privilegiati, un’utopia irrealizzabile, una promessa valida esclusivamente dopo la morte, una consacrazione del dolore che induce a passività e rassegnazione; non costituiscono neanche un discorso morale.
Invece questa pagina è un annuncio “lieto”, un “vangelo”, una dichiarazione che il Regno di Dio è arrivato, è arrivato per tutti, ma i poveri e gli esclusi sono i privilegiati; è l’annuncio della gioia (“beati!”) di chi pone in Dio la sua fiducia; è una proposta di valori alternativi alla mentalità corrente.
Le Beatitudini proclamate da Gesù sono “autobiografiche”: Gesù, infatti, è il vero povero, mite, puro di cuore, costruttore di pace, perseguitato per la giustizia. Beati quelli che Lo seguono!
Mons. Giuseppe Greco
Le Beatitudini evangeliche – ricordiamolo – non sono né una legge, né una carta della “vita cristiana”, ma tracciano un cammino a tutti i “cercatori di Dio”.
Preghiera dei fedeli
C - Fratelli e sorelle, oggi Gesù Cristo ci viene presentato come la luce del mondo. Preghiamo perché i cristiani sentano la responsabilità di diffondere questa luce.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa, che ha la missione di condurre gli uomini a Cristo: perché il Signore infonda in tutti, pastori e fedeli, il coraggio dell’annuncio, preghiamo:
2. Per le nazioni ricche, che tendono a chiudersi in sé stesse: perché sentano la necessità di aprire le porte a tutti coloro che sono in mancanza di mezzi, preghiamo:
3. Per i giovani: perché trovino in Cristo la loro ragione di vivere, mettendosi a servizio dei più poveri ed emarginati, preghiamo:
4. Per noi tutti, che partecipiamo a questa Eucaristia: perché con la luce della fede siamo guida ai fratelli e alle sorelle che cercano Cristo, preghiamo:
Intenzioni della comunità locale.
C - Signore, tu vuoi che tutti gli uomini siano salvati tramite Gesù Cristo, tuo Figlio. Fa’ che noi tutti ci sentiamo responsabili del cammino di fede di tanti nostri fratelli e sorelle. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
A - Amen.
Salmo responsoriale e accompagnamento
PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.
Inizio: Tutta la terra canti a Dio (310); Venite, fedeli (76).
Salmo responsoriale: Modulo: da Il canto del Salmo responsoriale (ElleDiCi, Leumann 2011); Ritornello: Cantate al Signore (262).
Processione offertoriale: Eccomi (277).
Comunione: Il cielo narra la tua gloria (282).
Congedo: Vergine del silenzio (61).