8 gennaio 2017

Il Battesimo cristiano ha la sua radice in quello di Gesù. Come Gesù al fiume Giordano è dichiarato “Figlio amato” e si rivela pieno di Spirito Santo, così avviene per il cristiano nel sacramento del Battesimo. Con gratitudine, oggi ricordiamo tutti questa verità.

UNA VOCE DAL CIELO: «QUESTI È IL FIGLIO MIO, L’AMATO»

Il battesimo di Gesù nel Giordano
LA festa odierna celebra la “manifestazione” di Gesù al momento del suo battesimo. Gesù, “il senza peccato”, chiede di essere battezzato. Perché mai? Vuole mostrare, fin dall’inizio della sua vita pubblica, che accettava in pieno il disegno del Padre.
Costretto all’esilio in Babilonia, il popolo giudaico è sottoposto a dura prova. Un profeta, chiamato “secondo Isaia”, tenta di descrivere (I Lettura) la figura del Messia dal quale Israele e tutta l’umanità otterranno la salvezza. L’apostolo Pietro (II Lettura), che ha appena battezzato un ufficiale pagano e la sua famiglia, fa notare che dopo il Battesimo anche su di loro è disceso lo Spirito Santo, poiché Dio non fa distinzione di persone: egli offre la sua salvezza a tutti gli uomini.
Il Vangelo insiste sull’umiltà del Cristo, che ha voluto ricevere il battesimo da Giovanni nel Giordano. E mentre, ricevuto il battesimo, usciva dalle acque viene investito della sua missione: il Padre lo proclama suo Figlio prediletto, lo Spirito scende su di lui e lo inonda di luce.

Domenico Brandolino, ssp

«BEATI I POVERI IN SPIRITO»

LA prima beatitudine ci è riferita in una forma alquanto diversa da Matteo e da Luca. Il primo ha il discorso indiretto: “Beati i poveri”; il secondo ha il discorso diretto: “Beati voi poveri”. Il primo ha “poveri in spirito”; il secondo semplicemente “poveri”. Le due formulazioni non si contrappongono, ma sono complementari. La povertà evangelica non è un fenomeno solo materiale né un atteggiamento puramente spirituale.
Matteo accentua le disposizioni interiori del povero: il “povero di Dio” è colui che confida in Dio e verso il quale Dio volge lo sguardo per difenderlo; il suo è un atteggiamento fatto di umiltà, di fiducia, di gratitudine a Dio; egli scommette tutto su Dio invece di porre la sua fiducia nel possesso e nelle sicurezze che da esso derivano. Senza quest’anima, la povertà materiale non può essere fonte di beatitudine.
Luca, invece, sottolinea la dimensione sociale della povertà, evidenziata dal “guai a voi, ricchi”. La ricchezza è un bene, ma il suo accumulo nelle mani di pochi a discapito di altri, dell’intera comunità umana, è un male. Se ci sono ancora i poveri, è perché esistono i ricchi. L’ingordigia di alcuni è causa dell’indigenza in cui sono costretti a vivere altri, i più. Il Vangelo non ci presenta un programma sociale, ma va al cuore dell’uomo, e ci fa intendere che dalla fede, dall’apertura del cuore a Dio e ai fratelli, può crescere anche la giustizia sociale.

Mons. Giuseppe Greco
Madre Teresa. Illustrazione di A. Brasioli / foto Ansa
SANTA TERESA DI CALCUTTA (1910 – 1997). Di origine albanese, a diciott’anni, spinta dal desiderio della missione entra tra le Suore di Loreto in Irlanda. Viene poi inviata a Calcutta in India, come insegnante in una scuola per ragazze cattoliche. Lascia le Suore di Loreto e si pone a servizio dei malati, poveri e diseredati. Dà vita alle “Suore Missionarie della carità”, affiancata da altre associazioni di collaboratori laici. Beatificata nel 2003 da san Giovanni Paolo II. È stata canonizzata il 4 settembre 2016. La liturgia la ricorda il 5 settembre.

PADRE EUFEMIO DA MIGLIONICO

PADRE EUFEMIO DA MIGLIONICO (1576-1648)
Venerato in vita ed in morte col nome di “Padre Santo e Dotto” Padre Eufemio da Miglionico (Matera), al secolo Giovannantonio Matera, era frate minore della riforma di san Francesco. Fu dotto teologo e di santa vita, predicatore in Germania, nell’alta Italia, Firenze... Nella comunità miglionichese, ove trascorse la vita religiosa nel convento di san Francesco, viene ricordato per le sue virtù. La spiritualità francescana resta illuminata da questa splendida figura del periodo post tridentino. Tra tutte le preghiere è in uso ancora la “Coronella” scritta dal venerato servo di Dio.

Mimmo Sarli

Preghiera dei fedeli

C - Fratelli e sorelle nella festa del battesimo del Signore la Chiesa ci invita a ricordarci del nostro Battesimo. Domandiamo di comprenderne il valore e di viverne le esigenze.

Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1.
Perché la Chiesa svolga con fedeltà la missione di condurre gli uomini a Cristo e di farli partecipi, con il Battesimo, della famiglia divina, preghiamo:

2. Perché ognuno di noi comprenda la necessità e l’urgenza di porre rimedio ai mali del mondo conducendo una vita degna del Vangelo, preghiamo:

3. Perché i genitori che chiedono il Battesimo per i loro figli, lo facciano sempre per motivi di fede e non solo per seguire la tradizione, preghiamo:

4. Perché i cristiani del mondo intero si sforzino di ricomporre l’unità di fede e di amore per cui Cristo ha pregato, preghiamo:

Intenzioni della comunità locale.

C - O Padre, nel tuo immenso amore hai voluto inserirci nella tua stessa famiglia: siamo diventati figli tuoi e fratelli di Cristo. Donaci la luce e la forza dello Spirito Santo perché rispondiamo agli impegni del nostro Battesimo. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

PRIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

9 L Adoriamo il Signore insieme ai suoi angeli. Anche oggi Gesù continua a passare tra noi e a chiamarci a seguirlo, unica clausola è essere capaci di lasciare tutto per lui. S. Marcellino; S. Adriano; S. Fillano. Eb 1,1-6; Sal 96,1-2.6-7.9; Mc 1,14-20.

10 M Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa. La vittoria di Gesù sul maligno, narratoci dall’evangelista Marco, ci presenta il programma del Maestro divino: portare tra noi il regno di Dio. S. Milziade; S. Gregorio di Nissa; B. Gregorio X. Eb 2,5-12; Sal 8,2.5-9; Mc 1,21b-28.

11 M Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. La preghiera, nella solitudine che solo la notte può dare, è il modo di Gesù, come di ogni cristiano, per sentirsi unito al Padre misericordioso. S. Igino; S. Paolino di Aquileia; B. Bernardino Scammacca. Eb 2,14-18; Sal 104,1-4.6-9; Mc 1,29-39.

12 G Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore. Anche oggi lo Spirito Santo ci parla per indicarci come vivere secondo la volontà di Dio. S. Arcadio; S. Cesaria; S. Antonio M. Pucci. Eb 3,7-14; Sal 94,6-11; Mc 1,40-45.

13 V Proclameremo le tue opere, Signore. L’autore della Lettera agli Ebrei invita all’obbedienza della fede. Per entrare nella vita eterna che Dio ci promette, dimostriamogli con la nostra obbedienza che crediamo alla sua promessa. S. Ilario (m.f.); S. Goffredo; S. Remigio. Eb 4,1-5.11; Sal 77,3-4.6-8; Mc 2,1-12.

14 S Le tue parole, Signore, sono spirito e vita. Siamo esortati a farci perscrutare dalla Parola di Dio, viva ed efficace, che sola può illuminare e indicare la via che conduce al Padre. S. Felice di Nola; S. Nino; S. Malachia pr.; B. Odorico da Pordenone. Eb 4,12-16; Sal 18,8-10.15; Mc 2,13-17.

[15 D II Domenica del T. O. / A (S. Mauro; S. Secondina; S. Probo) Is 49,3.5-6; Sal 39,2.4.7-10; 1Cor 1,1-3; Gv 1,29-34].

Enrico M. Beraudo

Salmo responsoriale e accompagnamento

Salmo

PROPOSTA PER I CANTI: da Repertorio nazionale, Canti per la Liturgia, ElleDiCi/Cei, Ed. 2009.

Inizio: O tu che dormi, destati! (71); Noi canteremo gloria a te (294).
Salmo responsoriale: Modulo: G. Assandri; Ritornello: Cantate al Signore (262).
Processione offertoriale: Grazie ti voglio rendere (280).
Comunione: Lo Spirito di Dio (291); Il cielo narra la tua gloria (282).
Congedo: Luce sul cammino (292).

ACCOMPAGNAMENTO
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Accompagnamento


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